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Bonifica ex Fim, i 5 Stelle:
‘No alla certificazione per stralci, saremo vigili’

PORTO SANT'ELPIDIO - I pentastellati: 'Saremo vigili affinché non venga messo un mattone fino a quando la bonifica non sarà conclusa nella sua interezza'

“Abbiamo assistito, come uditori, alla Conferenza dei Servizi per decidere le sorti della bonifica dell’ Ex FIM: rilevando le perplessità e la contrarietà da parte della Provincia di Fermo e dell’ ARPAM alla richiesta di restituzione agli usi legittimi da completare per stralci, ottenendo per ogni singolo stralcio la certificazione e quindi la possibilità di edificare da parte della proprietà. Nello specifico la proprietà ha chiesto di rendere edificabile fin da subito ogni singolo stralcio interessato dall’obbligo di bonifica, ma su questo punto, la Provincia di Fermo e l’ARPAM hanno espresso parere contrario citando anche la normativa vigente specifica. Contrarietà che hanno costretto i presenti a rinviare la conferenza dei servizi, che si dovrà, quindi aggiornare alla settimana prossima per approfondimenti“.

Il Movimento 5 Stelle di Porto Sant’Elpidio dice la sua dopo la Conferenza dei Servizi di ieri che ha visto al centro il percorso di bonifica dell’area ex FIM. “Come M5S siamo sulla stessa linea della Provincia di Fermo e dell’ ARPAM in merito all’edificabilità per stralci perché fermamente convinti che la bonifica debba essere prioritaria, e solo alla conclusione totale della bonifica su tutta l’area si potrà passare alla possibilità di edificare, come sempre promesso dalla parte politica con il famoso motto, non verrà messo un mattone che a bonifica conclusa. Sulla clausola fidejussoria di 3 milioni il Sindaco parla di un importo ‘di gran lunga superiore a quello che la legge richiede’ dimenticando però l’accordo transattivo e procedimentale fra comune e FIM che prevede già la somma di 3 milioni di euro, fidejussione non escussa dal Comune e che avrebbe dovuto recuperare in caso di inadempienza dei privati, in un’ unica soluzione. Motivo, anche questo, su cui gli attori della conferenza dei servizi si dovranno riaggiornare”.

Da qui l’interrogativo dei pentastellati: “Allora ci chiediamo come mai ad oggi la clausola fidejussoria viene divisa per stralci visto che viene citato l’accordo transattivo? Come Movimento 5 Stelle oltre ad essere contrari ad un progetto urbanistico che prevede altezze di edificazione elevatissime con un impatto devastante, saremo vigili affinché non venga messo un mattone fino a quando la bonifica non sarà conclusa nella sua interezza”.

 


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