Tre anni per la rettifica del voto degli esami,
il Tar condanna Miur e Ipsia di San Ginesio

IL CASO - L'odissea del professor Fabio Ferrara di Monterubbiano rappresentato dagli avvocati Raffaela Polci ed Erminia Fidanza

Condannato con sentenza del TAR Marche il Ministero dell’Istruzione e l’IPSIA ‘Frau’ di San Ginesio di Sarnano .
Si è chiusa con sentenza del Tar Marche pubblicata il 7 agosto 2017 l’annosa vicenda del Prof. Fabio Ferrara, monterubbianese, che per vedersi rettificare un punteggio erroneamente applicato agli esami conclusivi del corso di studi di istruzione secondaria superiore dell’istituto professionale di stato per l’industria e l’artigianato Renzo Frau di Sarnano, ha dovuto attendere ben tre anni. La vicenda risale al 2014 e nonostante il Prof. Ferrara avesse superato già allora gli esami di Stato sostenuti presso l’IPSIA di Sarnano, l’istituto, secondo l’accusa, avrebbe sempre omesso di procedere in autotutela alla rettifica del punteggio conseguito negando per anni il rilascio della relativa certificazione di idoneità al candidato professore. Il prof. Ferrara, insegnante presso l’ITET “Carducci-Galilei” di Fermo, da buon studioso con imponente curriculum che annovera oltre a titoli universitari anche sette diplomi di scuola superiore, detenendo attualmente il record italiano in merito, aveva voluto nel 2014 conseguire l’ennesima idoneità superiore non immaginando cosa lo attendesse.
Esprimono soddisfazione i legali avv. Erminia Fidanza e avv. Raffaela Polci entrambe del Foro di Fermo che hanno assistito il prof. Ferrara dinanzi alla Magistratura Amministrativa che ha visto condannare il Ministero dell’Istruzione dell’università e della Ricerca e l’istituto professionale di Stato per l’industria e l’artigianato “Renzo Frau” di Sarnano a pagare le spese di giudizio al Professore.
Per tale omissione il Prof. Ferrara aveva sporto anche querela in seguito alla quale è stato avviato un procedimento tutt’ora pendente presso il Tribunale di Macerata chiamato a valutare anche sotto il profilo penale gli aspetti omissivi della vicenda e relative responsabilità del dirigente scolastico dell’istituto di Sarnano e dei membri della commissione di esame.


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