“Sette anni fa fu ucciso Angelo Vassallo, Sindaco di Pollica, piccolo comune del Cilento in Campania, con sette colpi di pistola. Pollica è una cittadina turistica, dedicata alle attività di diporto, all’agricoltura e alla cultura. Ancel Keys, eminente economista e fisiologo statunitense, fino a poco prima della morte avvenuta nel 2004, a cento anni compiuti si stabilì a Pollica per i suoi studi sulla dieta mediterranea. Il sindaco Angelo Vassallo promosse il riconoscimento da parte dell’Unesco, della Dieta Mediterranea come Patrimonio dell’Umanità. Un luogo, un eccellenza unica nel Cilento e nella costa tirrenica per le sue peculiarità ambientali”. Così il presidente onorario del’associazione la Nuova Frontiera presenta l’appuntamento in programma oggi a partire dalle 17 prima presso la sede della camera di Commercio di Fermo e poi in Via Leti.
“Di Angelo Vassallo, di quello che è stato e ha rappresentato, è stato scritto molto; la Rai ha realizzato un film – scrive Di Ruscio – La fondazione ha prodotto uno spettacolo teatrale. Angelo è diventato un testimone nazionale della democrazia e del buon governo, in un Italia che fa molta fatica a uscire da una lunga fase di crisi e di declino, non solo economico ma di valori. Ci sono state centinaia di eventi, commemorazioni, intitolazioni di strade o giardini, tesi di laurea, festival e premi letterari dedicati ad Angelo Vassallo. Molto si deve alla Fondazione omonima, animata dal fratello Dario Vassallo, instancabile promotore di iniziative in ricordo di Angelo e di carattere sociale (vedi il progetto per la pulizia dei fondali marini). Se da una parte la notorietà del sindaco pescatore cresce giorno per giorno tra le persone, le indagini sulla morte non hanno finora prodotto risultati concreti: non si conoscono ancora gli esecutori né i mandanti di un delitto così grave. A Pollica non si era mai verificato un omicidio di tale violenza, pur avendo problemi di delinquenza e criminalità che Angelo contrastava con la sua proverbiale determinazione. L’omicidio va ricondotto alla sua attività di sindaco e di esponente politico in ascesa, agli indiscussi meriti acquisiti nell’amministrazione della sua cittadina ed in particolare nella lotta che conduceva contro la corruzione e il malgoverno istituzionale. C’è anche chi è convinto che il movente sia riconducibile a fatti locali. Recentemente le autorità hanno diffuso la notizia che, a seguito di un’ampia ricerca di tracce di dna, si potrà finalmente giungere a individuare chi ha esploso i colpi di pistola. La comunità del Cilento e non solo, ferita da un evento tanto traumatico, attende con impazienza e scetticismo una verità che tarda tanto ad arrivare, con il corredo di tensioni e polemiche che questa vicenda ha incuneato nel tessuto sociale. Uno shock inaudito soprattutto per la famiglia Vassallo, duramente provata dalla perdita e da tutti gli eventi successivi. Il “mondo di Angelo” fatto di tante persone perbene, impegnate nel lavoro e nel sociale, aspetta con comprensibile trepidazione che la vicenda si concluda”.
Di Ruscio che lancia l’invito: “Nel frattempo anche la comunità fermana, sotto l’egida della Fondazione Angelo Vassallo e con il Patrocinio del Comune di Fermo, nel settimo anniversario, il 5 settembre, intende ricordare la figura di Angelo Vassallo. I giovani delle associazioni La Nuova Frontiera e Libera ne hanno studiato a fondo la figura e l’esperienza, sono entrati nel suo mondo cercando di capirne gli aspetti più rilevanti. Da giovani amanti della legalità e della giustizia, vogliono contribuire a diffondere e a non far dimenticare l’enorme patrimonio di valori lasciato da Angelo. Significativo, a tal proposito, sarà l’incontro alle ore 17.00 presso la sala riunioni della Camera di Commercio dei giovani Sara Malaspina per l’associazione Libera e Giorgio Litantrace per La Nuova Frontiera nel corso del quale si parlerà del significato della memoria, della legalità e della buona politica. L’ evento culminerà la sera, alle 18.30 presso il centro sportivo di via Leti con la messa a dimora di una pianta di ulivo e l’apposizione di una targa ricordo. Una testimonianza di impegno civile da parte di giovani che può essere d’esempio per tutti noi adulti”.
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