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Le famiglie spendono di più per la tavola, crollo per cultura e case

CONSUMI - Secondo la Coldiretti occorre aiutare le famiglie a recuperare potere di acquisto puntando sulle filiere corte come la rete di Campagna Amica e valorizzando le attività sul territorio

Nel 2016 le famiglie marchigiane hanno speso in media al mese 2263,6 euro, il 2 per cento in meno rispetto all’anno precedente, ma sono cresciuti gli acquisti per la tavola, con un incremento del 3 per cento.

E’ la fotografia scattata dall’analisi Coldiretti sui nuovi dati Istat relativi ai consumi, con la nostra regione che si colloca ben al di sotto del trend nazionale, dove la media è stata di 2524,4 euro a famiglia, oltretutto in aumento. Se la spesa per la tavola è aumentata (da 435,9 a 450,7 euro), è crollata quella per divertimenti e cultura (da 114,3 euro a 97,7) ma anche per l’abitazione da 840,8 euro a 829,4, settori su cui è possibile ipotizzare un “effetto terremoto” considerato che il sisma ha stravolto le abitudini di un considerevole numero di marchigiani. Segno meno anche per mobili e articoli per la casa, spese sanitarie, comunicazioni e beni e servizi vari (cura della persona, assicurazioni, prodotti finanziari, ecc.), mentre si è speso di più per trasporti, abbigliamento e ristorazione.

Occorre ora, secondo Coldiretti, aiutare le famiglie a recuperare potere di acquisto, puntando sulle filiere corte come la rete di Campagna Amica e valorizzando le attività sul territorio, anche per non far venire meno prodotti alimentari e servizi fondamentali per garantire la salute dei cittadini.


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