Per i calzaturieri e gli imprenditori elpidiensi torna l’incubo dei furti. E questa volta a pagare pegno è stata l’azienda Sarah di Porto Sant’Elpidio, in via dell’Edilizia. Alcuni malviventi, infatti, nel corso della nottata appena trascorsa hanno fatto irruzione nell’azienda che si trova in via dell’Edilizia fuggendo con un bottino da decine e decine di migliaia di euro. Hanno prima arraffato decine di capi di abbigliamento, soprattutto pantaloni e jeans nel negozio davanti alla fabbrica, per poi passare al “grosso” del loro colpo trafugando circa 300 paia di scarpe griffate dalla fabbrica stessa. “Molto probabilmente – racconta la figlia dei titolari dell’azienda calzaturificio – sono entrati da una porta antipanico. L’allarme è entrato in funzione ma hanno sradicato la centralina. In negozio hanno rubato praticamente tutta la jeanseria trafugando capi d’abbigliamento di marca. Sembra quasi che siano venuti con l’intento di rubare proprio determinate marche. Poi da lì sono andati in magazzino dove hanno rubato altri pantaloni. E non contenti hanno fatto irruzione anche in fabbrica rubando le calzature, anche sulla manovia”. I ladri, infatti, dopo decine e decine di pantaloni, sono riusciti a trafugare circa 300 paia di scarpe griffate per un valore di decine di migliaia di euro. E infatti proprio quelle calzature di marca rappresentano la parte più consistente, sia nelle quantità che nel valore, del bottino.
L’azienda Sarah presa di mira dai ladri
“Sono entrati nella nostra proprietà con un furgone e hanno buttato giù anche una pianta. Ce ne siamo accorti questa mattina, arrivando al lavoro”. E da lì la chiamata ai carabinieri che si sono precipitati sul posto con una pattuglia del nucleo Radiomobile di Fermo per avviare le indagini. “Purtroppo – conclude la giovane imprenditrice – è la seconda volta che vengono i ladri. La prima due anni fa”. Stando a alcune prime informazioni si tratterebbe di quattro malviventi, con cappucci e passamontagna in testa. Sarebbero scappati a bordo di un Fiat Doblò di colore bianco. Dopo aver sradicato la centralina della videosorveglianza si sono accorti di essere ripresi dalle telecamere di una fabbrica a fianco. E così l’hanno girata con una scopa.
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