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Nuova ordinanza post-sisma,
rinascono la chiesa del Carmine a Fermo
e Santa Maria delle Piagge a Servigliano

BENI CULTURALI - Un importo complessivo, quello assegnato alle Marche, di 84.100.000 Euro. Un nuovo importante passo avanti per Servigliano e per la città di Fermo, svolto in sinergia tra la Curia dell'Arcidiocesi e le istituzioni

 

di Paolo Paoletti

Con l’ordinanza n. 38 dell’8 settembre 2017 è stato approvato il piano di interventi sui beni del patrimonio artistico e culturale, compresi quelli sottoposti a tutela ai sensi del codice di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42. Nel testo dell’ordinanza, predisposta dall’ex Commissario per la ricostruzione Vasco Errani sulla ricostruzione ‘pesante’ sono inserite, oltre alle chiese andate quasi completamente distrutte, come ad esempio a Norcia ed Amatrice, anche due tesori dell’Arcidiocesi di Fermo.

Si tratta della chiesa del Carmine a Fermo e di Santa Maria delle Piagge di Curetta Servigliano. Questi interventi saranno eseguiti direttamente dallo Stato nei tempi e modi disposti dalle autorità preposte. Interventi che fanno parte del piano degli interventi di ricostruzione, riparazione e ripristino dei beni culturali nei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria interessati dagli eventi sismici verificatisi a partire dal 24 agosto 2016.

Il tutto  è stato redatto e studiato dal gruppo di lavoro costituito ai sensi dell’articolo 3 del Protocollo di intesa del 21 dicembre 2016 tra il Commissario straordinario, il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo ed il rappresentante delle Diocesi coinvolte.  Al fine di assicurare la pronta attuazione del programma di interventi sono indicati, sulla base delle segnalazioni effettuate dalla Consulta dei Vescovi nel protocollo d’intesa tra il Commissario straordinario il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo e la Conferenza Episcopale Italiana, i territori interessati dagli interventi previsti, con la specificazione dell’ubicazione, della denominazione, e degli oneri complessivi, comprensivi anche di quelli afferenti l’attività di progettazione, delle altre spese tecniche e delle prestazioni specialistiche .

Un importo complessivo, quello assegnato alle Marche, di 84.100.000 Euro.

Un nuovo importante passo avanti per Servigliano e per la città di Fermo, svolto in sinergia tra la Curia dell’Arcidiocesi e le istituzioni.

Soddisfazione viene espressa da don Robert Szymon Grzechnik in rappresentanza dell’Arcidiocesi: “Un ringraziamento al Commissario uscente per aver accolto le nostre istante. Il nostro grazie va anche ai comuni e alle altre istituzioni che hanno collaborato insieme alla Curia per ottenere questi risultati. Il desiderio è ora quello di continuare a collaborare con il nuovo commissario Paola De Micheli, secondo le linee guida che già dal settembre dello scorso anno ci siamo posti”.

Soddisfatto anche il sindaco del comune capoluogo Paolo Calcinaro:”Per prima cosa ringrazio la Curia e le parrocchie che hanno dimostrato la grande attenzione per il recupero post sisma dei luoghi di culto simbolo del territorio e della sua devozione.  Nei primissimi provvedimenti disposti dall’ex commissario Errani era già stata inserita la Cattedrale di Fermo come bene strategico. Nelle successive due ordinanze sempre di Errani per i lavori sotto i 300 mila euro sono state inserite  la chiesa di San Girolamo, segno di attenzione non solo per il centro storico ma anche per le chiese periferiche, e poi San Francesco importantissima e punto di riferimento della fede cittadina. In questa nuova ordinanza, anche grazie al lavoro congiunto tra Curia, Comune e Conservatorio, è stata inserita la chiesa del Carmine, avendo fatto notare anche la presenza al suo interno di un organo prezioso e storico su cui erano stati investiti anni fa circa 100 mila euro per il restauro”.

Calcinaro che conclude: “Non c’è stata ordinanza in cui non venisse incluso un’edificio di Fermo. Altre chiese sono tornate e torneranno alla piena agibilità grazie ai lavori finanziati direttamente da parrocchie e curia”

 

 

 

 


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