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Sisma, con il CAI si riparte dai sentieri: un portale con itinerari tra borghi e montagne

ESCURSIONI - Tra i percorsi già segnalati anche l'anello Valle di Montefortino - Rifugio Città di Amandola e quello in mountain bike tra Comunanza, Montemonaco, Montefortino ed Amandola

Ripartire dai sentieri perché la rete sentieristica che innerva le zone montane e pedemontane del cratere sismico del Centro Italia è strategica per sostenere il turismo e aiutare la ripresa della vita sociale ed economica.

Con questa convinzione il Club alpino italiano ha lanciato il progetto ripartiredaisentieri.cai.it, che intende valorizzare le peculiarità storiche e ambientali delle zone colpite dal sisma, ricollegando borghi e paesi attraverso un’antica rete di viabilità lenta in modo da offrire una proposta di turismo sostenibile e un’esperienza di cammino culturale e solidale.

Attraverso il lavoro sul territorio dei volontari CAI, coordinati dalla Struttura Operativa Sentieri e Cartografia, sono stati selezionati decine di itinerari (al momento 42, cui l’anello Valle di Montefortino – Rifugio Città di Amandola e quello in mountain bike tra Comunanza, Montemonaco, Montefortino ed Amandola) percorribili in sicurezza e senza difficoltà particolari, dove non ci sono divieti di accesso e zone rosse: per motivi di sicurezza, purtroppo, non si possono ancora percorrere itinerari in alcune località simbolo del sisma, come Arquata del Tronto. Per le stesse ragioni sono state escluse alcune aree del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.

Un altro criterio di base per la definizione delle proposte è stato la presenza di strutture ricettive e l’accoglienza: le escursioni sono tutte in aree in cui è possibile trovare ristorazione e alloggio, sia in strutture convenzionali in muratura o presso camping o simili.

Gli itinerari, alla portata di tutte le gambe, da quelli giornalieri a trekking di più giorni, sono da pochi giorni: in questo modo, le Sezioni CAI e i singoli appassionati, soci e non soci, possono trovare l’escursione più adatta alle loro esigenze e curiosità culturali.

Nel sito è possibile consultare le schede di dettaglio di ogni itinerario e ricevere via email tutte le informazioni necessarie per prenotare l’escursione.

“Con il convegno Il Cai e i sentieri, protagonisti del dopo terremoto, organizzato nell’ultima edizione del Trento Film Festival, abbiamo iniziato un percorso che aveva come priorità la creazione e la programmazione delle condizioni per tornare al più presto a camminare su sentieri agibili, verificati con cura, potendo contare sulla collaborazione di nostri Soci del posto”, afferma il presidente generale Vincenzo Torti. “Attraverso il sito web appositamente creato mettiamo a disposizione uno strumento utile, che consentirà a tutti gli amanti del camminare di inserire nella progettualità del prossimo anno uno o più giorni in queste terre, alle quali il terremoto non ha certo tolto incanto e bellezza, accolti da gente coraggiosa e ospitale. E la nostra presenza lungo quei sentieri sarà un’autentica prova di vicinanza e solidarietà del Club alpino italiano, un primo ed effettivo ritorno accanto a chi, legittimamente, ne sogna e desidera per sé uno che sia stabile e duraturo”.

“Non si farà turismo del macabro, non ci sono itinerari tra le macerie, anche se di macerie, purtroppo, ce ne sono e saranno spesso visibili”, ha aggiunto il vicepresidente generale Antonio Montani, che ha coordinato il progetto. “Sono itinerari con una forte componente culturale, vicino ai paesi e con disponibilità di strutture di accoglienza e strade praticabili”.

Il progetto “Ripartire dai sentieri”, fortemente voluto dal presidente generale Torti e dal Comitato Direttivo Centrale, per la parte operativa è stato affidato alla Struttura Operativa Sentieri e Cartografia, in collaborazione con la Commissione Centrale Escursionismo.


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