Il sangiorgese Nicola Talamonti e il fermano Vittorio Valentini gioiscono. E hanno tutti i motivi per farlo. Sono arrivati, infatti, insieme alla maceratese Orsola Spada, ad ottenere con il loro progetto ‘Verde Oltremura’ la menzione speciale, nella categoria ‘studenti’ al prestigioso concorso internazionale “Architettura e natura 2017- V premio Simonetta Bastianelli”.
“Siamo studenti del dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara iscritti al quinto anno” raccontano i tre pieni di giusto orgoglio. Il loro è stato premiato come “Miglior progetto rappresentativo del rapporto tra architettura e natura atto a valorizzare il paesaggio”.
ECCO LA SINTETICA RELAZIONE DEL PROGETTO VERDE OLTREMURA
Ricucire tessuti urbani, riconnettere aree verdi esistenti, sviluppare nuove polarità attrattive, proporre modelli di mobilità sostenibile. Quattro azioni strategiche, un obiettivo: valorizzare il paesaggio della prima periferia ferrarese, migliorandone qualità ambientali, sociali ed economiche.
La dismissione, l’interramento e la trasformazione in metropolitana leggera di parte del tracciato ferroviario della Ferrara-Codigoro libererà ampie fasce di territorio che attraversano l’area urbanizzata a sud del centro storico. Verde Oltremura si propone di utilizzare questi potenziali vuoti urbani in corridoi verdi che connettono tre nuovi poli funzionali: il polo tecnologico, nei pressi dei dipartimenti di Fisica, Scienze della Terra, Ingegneria; il polo culturale, nei pressi del Ex Foro Boario e dell’ex Stazione (entrambe aree dismesse); il polo sportivo, nei pressi dell’isola di San Giorgio.
Il parco sarà interamente percorribile a piedi, in bici e con piccoli veicoli elettrici. Le aree al suo interno, saranno accessibili da tre stazioni della metropolitana, localizzate in ogni settore individuato dal progetto.
Attraverso tre “Ponti verdi” sul Po di Volano, Verde Oltremura si ricollegherà al percorso esistente realizzato sulle antiche mura difensive della città. Esso circonda il centro storico di Ferrara per nove chilometri pressoché ininterrotti e consente una suggestiva passeggiata attraverso uno dei sistemi di difesa più imponenti al mondo nel XVI secolo”. Ancora dei giovani della nostra provincia e, più in generale delle Marche, che fanno sfoggio delle loro capacità e si mettono in mostra per meriti nei loro settori di riferimento. Un vanto per il territorio, un orgoglio per le Marche.
g.f.
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