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I primi passi verso il nuovo progetto
del lungomare, Loira: “Imperdonabile
avere risorse e non idee”

PORTO SAN GIORGIO – Il sindaco Nicola Loira: "In questi giorni stiamo anche ragionando su come affrontare la progettazione, se affidarci agli uffici comunali o magari ad un concorso di idee"

 

di Sandro Renzi

Dopo la riqualificazione del centro e la realizzazione di piazza Bambinopoli l’amministrazione accende i riflettori sul lungomare Gramsci. Mossa preventiva, a dire il vero, perché le risorse al momento non ci sono. C’è, ed è chiara invece, la volontà di ridare vita ad un lungomare <‘anonimo’ come lo definisce lo stesso primo cittadino”che non caratterizza la nostra città, contrariamente a quello che avviene in altre località di mare”. E la memoria va a quelle cartoline ormai sbiadite, in bianco e nero, che ancora oggi mostrano come il lungomare di Porto San Giorgio fosse in passato qualcosa da invidiare. Nel programma elettorale la coalizione di centrosinistra ha fissato a dicembre il termine per presentare un progetto di massima. Lo conferma anche Loira. “Ci stiamo lavorando –spiega- si tratta di una scadenza indicativa che nasce da un semplice ragionamento: occorre avere un progetto sempre nel cassetto qualora si dovesse presentare l’occasione di avere dei finanziamenti. Sarebbe imperdonabile avere le risorse e non le idee”. Il progetto dovrà comunque contemplare tanto i parcheggi quanto una pista ciclabile e quella carrabile. “E soprattutto luoghi vivibili tutto l’anno, anche d’inverno”. Creare insomma spazi pedonali funzionali all’accoglienza. Punto di partenza sarà quel ponte ciclopedonale sul torrente Ete Vivo che collegherà Marina Palmense al quartiere sud di Porto San Giorgio. “In questi giorni stiamo anche ragionando su come affrontare la progettazione, se affidarci agli uffici comunali o magari ad un concorso di idee”. Lo scoglio resta ovviamente quello economico. L’investimento sulla riqualificazione del lungomare costerà qualche milione di euro. La strada da seguire sarà con molta probabilità quella dei bandi europei sulla mobilità. Ma per essere competitivi bisognerà avere da subito la progettazione. Loira non esclude di procedere, all’occorrenza, per stralci


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