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I Cinque Stelle contro il Comune: “Perché a Porto San Giorgio non si facilita il riuso?”

POLITICA - L'attivista Antonella Capriotti denuncia l'impossibilità di prelevare materiale riutilizzabile, questione sollevata anche in sede di Consiglio

Il Comune di Porto San Giorgio non permetterebbe di prelevare materiale di riuso contrariamente a quanto dichiarato nel regolamento comunale e a quanto si sta facendo in molte altre città, anche più grandi: è la denuncia di Antonella Capriotti per il Movimento 5 Stelle cittadino.

“Il Regolamento per la Gestione dei Rifiuti del Comune di Porto San Giorgio – scrive – prevede tra i criteri organizzativi e gestionali che all’interno dell’Ecocentro ci siano ‘apposite aree e/o contenitori di stoccaggio con particolare riferimento alla divisione tra i beni durevoli, gli oggetti riutilizzabili, i materiali e gli oggetti avviabili al recupero (ferro, legno)…’. Infatti uno degli obiettivi del regolamento è quello di ‘favorire il riutilizzo e la riduzione dei rifiuti…’. Il concetto è che quello che non serve più a noi, può servire ad altri e viceversa. Prevenire e ostacolare lo spreco può essere il primo passo verso un approccio più sostenibile, anche perché trattare i rifiuti cittadini costa molto in termini di energia. Ecco perché è vantaggioso togliere oggetti e materiali dalla catena dello smaltimento e del riciclaggio, rimettendoli in circolo.

Il Comune di Porto San Giorgio non permette invece di prelevare materiale di riuso contrariamente a quanto dichiarato nel regolamento e contrariamente a quanto si sta facendo in molte altre città anche più grandi come ad esempio Macerata dove è gestito dal Cosmari, Monza dove è gestita da una cooperativa, e molti altri.

Un Centro del riuso o aprire l’Ecocentro in determinati orari per prelevare materiali riutilizzabili, permetterebbe di avviare ad una nuova vita quei beni che, essendo ancora in buono stato, possono essere utili ad altri, pensiamo a mobilio, vestiario, giochi per bambini, passeggini, biciclette, libri etc. Il riutilizzo di beni che altrimenti finirebbero in discarica, infatti, permette un minor consumo di materie prime e una riduzione dei costi sostenuti per lo smaltimento. Ci chiediamo perché una pratica così virtuosa non debba essere applicata anche nel Comune di Porto San Giorgio.

Quindi, con l’obiettivo di una migliorata qualità del servizio come spiegato dal dott. Ceccarani nel Consiglio comunale di ieri, chiediamo che sia prevista l’apertura dell’Ecocentro in giorni ed orari prestabiliti, per permettere a chiunque di prelevare oggetti o materiali da destinare al riuso”.


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