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Fermana a Teramo per
proseguire la serie positiva

SERIE C - I biancorossi sono quintultimi, vantano 6 punti meno dei gialloblù, hanno subito due sconfitte e 8 gol, il doppio dei canarini, ma vantano una partita in meno. L'undici di Destro proviene da tre vittorie consecutive. Oltre 400 i tifosi previsti al seguito dei canarini, tra cui i supporters del Pescara, al Bonolis per sostenere Sansovini, già nelle fila del Teramo. Tulli invece è l'ex in biancorosso.

FERMO – Sesta giornata di serie C (gruppo B). Dopo l’abbufata di cinque gol in Romagna e le tre  vittorie consecutive, la Fermana è impegnata per la seconda trasferta consecutiva sul sintetico del “Bonolis” di Teramo, questa volta però non più per incontrare il San Nicolò, come accaduto negli ultimi tre anni di Serie D, ma finalmente i veri padroni di casa del Teramo, che i canarini non incontrano in campionato dal 2005/06 (ultimo campionato di serie C1) ed era nel vecchio stadio nel centro città, visto che il nuovo Bonolis fu inaugurato due anni dopo.

Anche i teramani, poco dopo i fermani, precipitarono nel campionato regionale, ma poi stravinsero l’Eccellenza nel 2010 con d.s. quel Mimmo Di Antonio che l’anno dopo fu chiamato a Fermo portandosi ben sette giocatori di quella squadra (tra cui Fiorotto e Castorani), ma inutilmente. Il Teramo è risalito in C prima della Fermana, anzi due anni fa “conquistò” sul campo la promozione in B, poi negata dalla Giustizia sportiva. Più lunghi invece i tempi di risalita della Fermana che tona in C solo oggi, dopo ben undici anni di campionati dilettantistici.

Al momento i biancorossi sono a 4 punti, quintultimi, a ridosso della zona play out, frutto di una sola vittoria (3-2 sul Ravenna) e di un pareggio (1-1 alla prima giornata a Mestre) e due sconfitte, a Vicenza di misura e ben più pesante domenica scorsa a casa della capolista Pordenone. Il Teramo ha una partita in meno perché ha già riposato, faccenda che la Fermana sbrigherà a novembre.

Classifica allla vigilia della 6° giornata

La Fermana guarda quasi tutti dall’alto del quarto posto, a soli tre punti dalla vetta, con dieci punti, frutto di tre vittorie consecutive, due in casa (Mestre e Samb) e una fuori (Santarcangelo), più un pareggio lontano dal Recchioni (Bolzano) e l’unica sconfitta a Ravenna.

Flavio Destro rinuncia forzatamente a D’Angelo che sarà fuori ancora per quasi un mese: gli esami, come anticipato due giorni fa, hanno escluso la rottura del legamento crociato (che è stato solo “interessato” dallo stiramento muscolare) e la necessità di intervento chirurgico, ma il 18 ottobre l’attaccante dovrà sottoporsi a nuova visita dopo un breve periodo di terapia per stabilire la ripresa del lavoro; out anche Ferrante per una tallonite, ma dovrebbe rientrare tra i disponibili presto.

Vista le sorprese a centrocampo a Santarcangelo, è difficile dire se il tecnico gialloblù confernerà quel reparto centrale o se tornerà alla coppia Misin-Grieco acccanto ad Urbinati. Di sicuro il coach non segue il detto “squadra vincente non si cambia” poiché adatta lo schieramento alle esigenze di ogni singola partita, quindi valuta le condizioni dei suoi e le caratteristiche degli avversari. Più prevedibile la conferma del 4-4-2 con Petrucci che parte più arrerato, del reparto difensivo e della solita staffetta in attacco tra Lupoli, Sansovini e Cremona.

La Fermana ha già incontrato e battuto il Teramo poco più di un mese fa in Coppa Italia, ma quella di domani sarà una squadra diversa, non tanto come uomini, ma più come grinta e agonismo, vista anche la preoccupante posizione di classifica.

I CONVOCATI – Rientrano tra i convocati il senegalese Mane e il brasiliano Da Silva.

Portieri: Ginestra, ValentiniDifensori: Benassi, Clemente, Comotto, Gennari, SperottoCentrocampisti: Acunzo, Ciarmela, Doninelli, Forò, Franchini, Gasperi, Grieco, Iotti, King, Misin, Urbinati; Attaccanti: Cremona, Lupoli, Maurizi, Petrucci, Sansovini.

TIFOSISaranno ben più dei duecento previsti dalla Questura teramana i sostenitori che si accomoderanno sul settore ospite del Bonolis, forse anche il doppio, perché ai partenti da Fermo dovrebbero aggiungersi anche i supporters dalla vicina Pescara, gemellati con canarini, e che verranno a sostenere il loro ex giocatore, Sansovini, il “sindaco”, come fu soprannominato dai tifosi biancazzurri. Domani però Sansovini è un ex anche in campo, perché un anno fa giocava col Teramo, mentre tra gli avversari l’ex è Tulli, fermano e in gialloblù proprio nell’ultimo anno di C1 2005/06.

TERNA ARBITRALEPasciuta di Agrigento è al terzo anno di C ed ha incontrato la Fermana una volta in D quattro anni fa contro l’Agnonese, concedendo un rigore per parte: Ragatzu lo sbagliò, Ricamato no ma la Fermana vinse lo stesso (2-1). Assistenti pugliesi: Mauro Dell’Olio di Molfetta e Mattia Politi di Lecce.

19 PRECEDENTI – Sono ben diciannove gli incroci in quasi novanta anni di storia tra i due club (6 in terza serie, 13 in quarta serie o C2). Il primo derby fu nel 1930.  A Teramo il conteggio vede in netto vantaggio i padroni di casa con 12 vittorie. 5 sono i pareggi e solo due i successi gialloblù, entrambi nella storia più recente in C1: nel 2003/04 (1-2, doppietta di Guido Di Deo) e nel 2004/05 (0-1, Andrea Bucchi). Le sconfitte più pesanti: 4-1 (gol della bandiedra di Perra nel 2002/03 C1) e 5-0 nel 1948/49 (campionato di Promozione Interregionale). Lo score generale delle reti in tutti gli incontri giocati a Teramo è 27-13.

Paolo Bartolomei

 


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