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Inceneritore nelle Marche,
Bisonni chiede il referendum

REGIONE - “La Giunta ha l'occasione di dimostrare la sua reale contrarietà all'inceneritore – conclude Bisonni - appoggiando il referendum nazionale abrogativo da me proposto"

Sandro Bisonni

“Nonostante l’Assessore regionale all’Ambiente Sciapichetti annunci che le Marche si distinguono per la raccolta differenziata, la possibilità che il Governo nazionale imponga la costruzione di un inceneritore nel nostro territorio è affatto scongiurata.” A lanciare l’allarme è il Consigliere del gruppo misto regionale Sandro Bisonni che si dice veramente preoccupato di come stanno andando le cose.
“I dati– afferma Bisonni – sono molto chiari e oltre a dire che siamo lontanissimi dalla soglia che ci permetterebbe di evitare l’inceneritore al contrario registrano tra il 2015 e il 2016 un aumento di ben 31.907 tonnellate in più da smaltire.”
Per questo motivo Bisonni, che dal 2015 sta lottando per evitare la costruzione dell’inceneritore, si è fatto promotore di una mozione che sarà portata al prossimo Consiglio regionale. Il Consigliere nell’atto chiede al Presidente Ceriscioli di far sì che la Regione si faccia promotrice della richiesta di un referendum abrogativo nazionale del famigerato articolo 35 dello “Sblocca Italia”.
“Questo articolo – prosegue Bisonni – ha consentito infatti al Presidente del Consiglio dei ministri di individuare con proprio decreto dove realizzare gli inceneritori senza vincolo di bacino. Ciò sta a significare che l’impianto oltre smaltire i rifiuti marchigiani potrebbe trattare anche quelli provenienti da altre regioni sino al raggiungimento dei parametri consentiti. Se la Regione a parole afferma la sua contrarietà alla costruzione dell’impianto, nei fatti non fa nulla per evitarlo. Basti pensare all’assenso dato dalle Marche, in sede di Conferenza Stato – Regioni, all’inserimento nella legge nazionale di ‘accordi interregionali volti ad ottimizzare le infrastrutture di trattamento dei rifiuti’ e al fatto ancora più eclatante che da anni non si investe in maniera opportuna nell’ammodernamento e ampliamento delle strutture e degli impianti per la raccolta differenziata. Quindi è del tutto inutile affermare che siamo tra le regioni più virtuose se poi i rifiuti che vanno in discarica aumentano e ci dirigiamo sempre più speditamente verso la realizzazione dell’inceneritore.”
“La Giunta ha l’occasione di dimostrare la sua reale contrarietà all’inceneritore – conclude Bisonni – appoggiando il referendum nazionale abrogativo da me proposto, strada certamente irta di difficoltà ma a questo punto unica soluzione rimasta. Contrariamente se la mozione venisse bocciata sarà del tutto evidente il doppio gioco del Governo regionale che a parole si dice contrario ma che nei fatti risulterà totalmente favorevole all’incenerimento”.


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