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Nicolai-Alessandrini, passaggio di testimone: “Costruiamo partendo dai grandi temi”

POLITICA – Presentato il candidato che correrà da solo per la segreteria del Partito Democratico. Dal 12 al 22 confronto con i circoli per il programma

di Andrea Braconi

“Da oggi costruiamo il futuro con Alessandrini segretario”. Lo annuncia ufficialmente Paolo Nicolai, segretario provinciale uscente, soddisfatto per aver raggiunto un risultato auspicato.

“Ci sono momenti nei quali un grande partito si confronta e ci sono congressi che vanno approcciati in altra maniera – ha affermato -. Ci sono poi altri momenti, durante i quali il confronto va affrontato in maniera unitaria. Alessandrini proprio ieri sera ha presentato il suo programma, che sarà arricchito dal 12 al 22 ottobre dai nostri iscritti, quando si svolgeranno tutti i congressi nei vari circoli”.

Per Nicolai è il momento di rimanere uniti, soprattutto dopo le recenti scissioni. “La Federazione di Fermo si è distinta per una sintesi forte, chiara e unita. E questa forza si vede anche con le 174 firme a sostegno della candidatura di Alessandrini, dai deputati ai consiglieri regionali, da me a tutta la classe dirigenti del partito, compresi tutti i sindaci del Partito Democratico. E questo territorio ha bisogno di un Pd forte”.

Impossibile per Alessandrini mascherare la soddisfazione per il conseguimento (che verrà sancito al termine dei congressi) “di una delle cariche più importanti, se non la più importante, del nostro territorio”. “Siamo il partito principale – ha detto – che riesce ancora a far sentire la sua voce sulle principali dinamiche sociali, economiche e culturali. Dall’altro lato per me c’è la presa di responsabilità e consapevolezza per un compito gravoso. Non sono un nuovissimo, ho 50 anni, ma porto una lunga esperienza di un percorso iniziato a 20 anni. E so le difficoltà che ci sono nel diventare segretario in un momento particolare come questo, con all’esterno la politica che non va per la maggiore”.

Sul doppio incarico segreteria Pd / presidenza Steat, Alessandrini definisce gli impegni “conciliabili”. “Ho valutato bene e penso di poter riuscire ad assolvere ai miei compiti. Considerate che prima facevo il segretario dell’Unione Comunale, ruolo che ovviamente adesso lascerò, e facevo già il tesoriere provinciale del Partito. Quindi, penso di poter gestire tranquillamente la situazione”.

Molti i riferimenti al suo programma per la segreteria. “Il nostro territorio vive una situazione di crisi che forse esula da quella che è ed è stata la crisi più generale, dalla quale sembra stiamo piano piano uscendo. Ma in questa parte d’Italia c’è una particolarità legata al settore della calzatura, a cui si aggiungono altre criticità: l’aumento della criminalità organizzata, specie sulla costa, che si evidenzia con prostituzione e traffici di droga; c’è la questione delle calamità naturali, con il terremoto di cui stiamo vivendo la fase della gestione che pure evidenzia delle criticità; c’è anche la questione dell’assetto idrogeologico e della fragilità del territorio. Tutte questioni che vanno affrontate con decisione, se vogliamo tentare di ripartire”.

Il congresso, come detto, sarà un’importante occasione di confronto per tutto il partito. “Dovremo affrontare questi temi e trovare le opportunità per ripartire. Ad esempio, per il post terremoto ragioneremo sul recupero del patrimonio edilizio abitativo. Inoltre, toccheremo la questione della marginalità dei terreni così come quella della potenzialità dei fiumi. E poi la gestione del fenomeno turistico, che in qualche modo deve essere regimentata, comprese le strutture. Sono problematicità che abbiamo ben chiare davanti e che come partito dobbiamo affrontare. Certo, sembra più un programma di Governo che non di Partito, ma siamo chiamati ad affrontare questo quando amministriamo comuni, province e regioni”.

Un mandato di 4 anni che Alessandrini vorrebbe utilizzare per ragionare su grandi temi. “Il partito provinciale deve indicare alcune linee di prospettiva. Il motto ‘Costruiamo il futuro’ l’ho scelto proprio perché questo è il momento per costruire e parlare di futuro. Ho vissuto in passato momenti nei quali si affrontava la questione della trasformazione industriale e la conseguente crisi abitativa. E per questo so che ragionare su grandi temi significa anche creare una prospettiva. Dovremo confrontarci con tutti coloro che sono in grado di mettere in campo idee e costruire una strada che sia sfruttabile per gli amministratori”.

A chiudere una stoccata, senza nominarli, agli avversari politici. “Il Pd è l’unico partito che fa politica, ripeto sempre che restare qui è fatica, nell’affrontare i problemi, ragionare sulle questioni e nel doverle spiegare. Noi non facciamo come quel civismo d’opportunità, con le persone che riemergono per le elezioni. Noi ci siamo sempre, siamo un grande fiume, scorriamo in superficie, tutti ci vedono e tutti ci usano come unità di misura: gran parte della sopravvivenza degli altri partiti è legata al Pd. Insieme a Paolo Nicolai e a tutti gli altri cercheremo di affrontare questo tratto di strada di 4 anni, nella speranza di continuare ad essere punto di riferimento, soprattutto nei momenti di crisi e di difficoltà. Abbiamo davanti elezioni importanti, anche se per le Politiche incombe ancora una legge elettorale che non ci fa capire quelle che saranno le reali prospettive”.


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