di Sandro Renzi
Stop al fermo pesca. Da mezzanotte si torna in mare. La flotta sangiorgese è pronta a prendere il largo e sciogliere gli ormeggi. Sono sei i pescherecci della marineria locale che tra poche ore lasceranno l’approdo. Tante le incognite per gli operatori. Quanto prodotto troveranno? Sarà servito il fermo biologico al compartimento sambenedettese, nel quale ricade pure la provincia di Fermo, per ripopolare le principali specie ittiche? L’unica cosa certa è che questo sarà l’ultimo anno di applicazione dell’attuale formula. “Fallimentare” per la Coldiretti Impresapesca che per il 2018 chiede un nuovo sistema. Per gli armatori sangiorgesi c’è pure la questione del dragaggio. “Scopriremo tra poche ore qual è lo stato dei fondali all’ingresso del porto” dicono “e se riusciremo a transitare senza problemi con le nostre imbarcazioni”. La sala asta sangiorgese è pronta a ricevere le prime casse di pesce nella notte tra lunedì e martedì. “Ma per avere il polso della situazione bisognerà attendere almeno una settimana” precisano. L’attesa è terminata anche per i commercianti ittici che torneranno a ripopolare le gradinate del mercato ittico. Gli uffici comunali hanno intanto stanziato 1.800 euro per riparare l’impianto per la vendita e la fatturazione del pesce come sollecitato dagli stessi operatori. Tutto è pronto insomma. Un altro motopesca della flotta sangiorgese salperà invece da Civitanova Marche. Incognite e speranze si mescolano in queste ore. Seppie, calamari, triglie, mazzancolle sono tra le specie più presenti ad ottobre. E’ il mare d’autunno, sono il prodotto offerto dall’Adriatico. Ma quanto ne finirà nelle case degli armatori sangiorgesi? Il fermo biologico è alla prova dei fatti.
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