Sandro Bisonni
“Nelle Marche il conferimento in discarica dei rifiuti è in aumento. Nessun investimento è stato previsto per gli impianti di smaltimento. La Regione dice no al referendum contro l’inceneritore. Un insieme allarmante dato dai numeri e non dalle previsioni che mi ha portato oggi in aula a chiedere che all’assessore all’Ambiente, Angelo Sciapichetti, sia tolta la delega ai rifiuti. Temevo – ha detto il consigliere regionale del gruppo misto Sandro Bisonni – che la mia mozione per richiedere un referendum nazionale contro l’inceneritore nelle Marche sarebbe stata respinta. La Regione da un lato afferma una cosa ma nei fatti ne fa un’altra e anche se l’assessore regionale all’Ambiente Sciapichetti annuncia che nella nostra regione sale la percentuale della raccolta differenziata, la possibilità che il Governo nazionale, alla luce dei dati reali, imponga la costruzione di un inceneritore nel nostro territorio è certa. A stabilirlo saranno i numeri non le parole”.
“All’aumento della percentuale di differenziata – afferma Bisonni – non corrisponde assolutamente la riduzione di materiale che va in discarica, condizione primaria per evitare l’inceneritore. I dati, infatti, sono molto chiari e registrano tra il 2015 e il 2016 un aumento dei rifiuti da smaltire che sono arrivati a quota 394 mila tonnellate contro i 100 mila che dovrebbero essere raggiunti per evitare l’inceneritore. Un dato che vede alzarsi, dopo anni di discesa, la quantità di rifiuti da smaltire segno inequivocabile che l’azione della Regione in questo ambito è in controtendenza e quindi fallimentare. Per questo chiedo la remissione della delega dell’assessore. Inoltre il rifiuto al referendum per dire chiaramente ‘No’ all’inceneritore, mostra palesemente la nebulosità della politica regionale in questo ambito.
Basti pensare all’assenso dato dalle Marche, in sede di Conferenza Stato – Regioni, all’inserimento nella legge nazionale di ‘accordi interregionali volti ad ottimizzare le infrastrutture di trattamento dei rifiuti’ e al fatto ancora più eclatante che da anni non si investe più nell’ammodernamento e ampliamento delle strutture e degli impianti per la raccolta differenziata. Quindi è del tutto inutile affermare che siamo tra le regioni più virtuose se poi i rifiuti che vanno in discarica aumentano e avvicinano sempre di più l’inceneritore nelle Marche. Come è possibile evitarlo – afferma Bisonni – se la quantità di rifiuti che vanno in discarica è addirittura lontanissima dalle previsioni dello stesso Piano regionale dei rifiuti? Come è possibile raggiungere l’obiettivo se non si investe un euro in nuovi impianti? E’ indispensabile cambiare senso di marcia e politica regionale dei rifiuti se veramente non vogliamo l’inceneritore”.
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