Tipicità & Archeologia:
al via l’edizione 2017,
week end ricco di eventi

MONTE RINALDO - Convegno, mostra fotografica per raccontare i sessant’anni di scavi alla Cuma e degustazioni. Un fine settimana ricco di appuntamenti e di stimolanti iniziative per tutti i gusti quello che si prepara a Monte Rinaldo per sabato 21 e domenica 22 ottobre

Torna a Monte Rinaldo l’appuntamento con Tipicità & Archeologia, tradizionale festa d’autunno che unisce la bontà dei prodotti tipici con le bellezze del patrimonio archeologico del territorio.
“Un fine settimana – fanno sapere dalla Pro loco cittadina – ricco di appuntamenti e di stimolanti iniziative per tutti i gusti quello che si prepara a Monte Rinaldo per sabato 21 e domenica 22 ottobre.
Difatti si svolgerà l’annuale manifestazione autunnale Tipicità & Archeologia, quest’anno con un programma molto particolare, che coinvolgerà sia il centro cittadino sia l’area archeologica La Cuma.
Proprio quest’ultima, nel sessantesimo anno dalla sua scoperta, sarà protagonista di due importanti eventi che si svolgeranno nel pomeriggio di  sabato 21 ottobre.
Alle ore 18.30, presso la Sala Consiliare del Comune di Monte Rinaldo si svolgerà la Conferenza “Nuove indagini e nuove prospettive per l’area archeologica La Cuma di Monte Rinaldo” organizzata con il patrocinio del Mibact, del Comune di Monte Rinaldo e dall’Università di Bologna.
Interverranno, il sindaco  Gianmario Borroni, Francesco Pizzimenti dell’Università di Bologna con “il santuario romano di Monte Rinaldo: nuove indagini”, Filippo Demma che illustrerà “gli dei alla Cuma: culti latini nel santuario di Monte Rinaldo” ed infine Tiziana Capriotti con un focus su “Oggetti votivi da Monte Rinaldo”.
La conferenza avrà il compito di illustrare i risultati delle ricerche archeologiche condotte sul santuario della Cuma, alla luce dell’ultima campagna di scavo facendo il punto su ciò che è stato già fatto e su ciò che è ancora da fare e come si orienteranno gli studi futuri in vista di una nuova campagna di scavo che forse verrà intrapresa già il prossimo anno.
Sono molti, infatti, gli scenari che si sono aperti agli studiosi grazie alla recente riapertura degli scavi che hanno destato l’interesse sia dell’Università di Bologna sia della Soprintendenza.
Uno dei temi principali che affronterà la conferenza sarà l’identificazione della divinità alla quale il santuario è dedicato, interrogativo rimasto senza risposta fino a questa estate.
Ma non è tutto, a seguire, alle ore 20, presso la “Bottega Nunzi” verrà inaugurata la mostra fotografica dal titolo “1957-2017: sessant’anni dai primi scavi” a cura di Tiziana Capriotti dell’Università di Camerino, che esporrà una parte della ricca documentazione fotografica presente nell’archivio della Soprintendenza con scatti a partire dal 1957, anno dei primi ritrovamenti e dei primi saggi di scavo per arrivare poi agli scatti degli anni ’70 quando si conclusero i lavori di musealizzazione delle strutture.
Il locale, in pieno centro storico, per l’occasione sarà dotato di arredi originali risalenti al periodo storico dei primi scavi, nel quale verranno inserite e contestualizzate le foto, in modo che dialoghino con l’ambiente circostante e regalino al visitatore l’impressione di trovarsi in un posto dove il tempo si è fermato. Sarà possibile visitare la mostra anche domenica 22 ottobre dalle ore 10 fino a mezzanotte.
Sempre all’interno delle due giornate di week end, sono previste due giornate tra stand gastronomici con prodotti tipici e spettacoli di musica dal vivo e folklore. Ancora protagonista l’area archeologica nella giornata di domenica 22, punto di partenza privilegiato per una passeggiata organizzata dell’associazione Somaria che inizierà con uno spettacolo di percussioni primitive e poesia antica a cura di Filippo Davoli e Alfredo Laviano, proseguirà poi con la visita guidata. Alle 10, invece, in centro storico inizierà la mostra mercato con i prodotti tipici e i prodotti dell’artigianato e dalle 12 si apriranno gli stand gastronomici. Un fine settimana quindi ricco di spunti, da passare a contatto con le meraviglie storiche dell’Area Archeologica La Cuma senza però rinunciare ai sapori unici dei prodotti tipici della nostra terra, da gustare tra le mura del centro storico affacciato sulla Valdaso”.


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