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Rapina in tabaccheria,
la polizia incastra il bandito:
è un 40enne incensurato

FERMO - Le rapide indagini e la visione delle immagini di alcune telecamere hanno permesso di identificare il rapinatore nonostante fosse completamente travisato. L'uomo era noto a un agente del commissariato

La polizia sul luogo della rapina

di Giorgio Fedeli

 

Gli agenti del Commissariato di polizia di Fermo, al termine di una rapida ma intensa attività d’indagine, protrattasi senza soluzione di continuità dalla mattinata dell’altro ieri fino al primo pomeriggio di ieri, hanno segnalato alla Procura della Repubblica di Fermo un uomo di circa 40 anni, incensurato, per la rapina consumata nella mattina del 19 ottobre scorso ai danni della tabaccheria di Marina Palmense, in via della Libertà (leggi l’articolo).
Verso le  11 del 19 ottobre, personale della Volante del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Fermo è intervenuto presso la tabaccheria  in via della Libertà di Marina Palmense. Poco prima, infatti, un malvivente, con il volto completamente travisato, aveva fatto irruzione all’interno della rivendita di tabacchi, mettendo a segno una rapina. Il rapinatore, una volta all’interno, aveva gridato a ‘voglio solo i soldi’. La commessa, presa dallo spavento, era rimasta pietrificata. Per questo motivo il rapinatore, fatto il giro del bancone, aveva raggiunto la cassa e non riuscendo ad aprila l’aveva asportata. Da lì la fuga a piedi, perdendo a poca distanza un coltello che nascondeva sotto il giaccone, poi recuperato e posto in sequestro dagli operatori della volante. Il coltello non è stato utilizzato dal malvivente per minacciare la commessa e le due persone presenti in qual momento nella tabaccheria. Il rapinatore, dopo alcuni metri, ha perso l’equilibrio cadendo a terra. Rialzatosi era ripartito di corsa per raggiungere un’autovettura di colore bianco a poca distanza. E a quel punto era scomparso.

Il coltello perso dal rapinatore e sequestrato dalla polizia

Nell’immediatezza gli operatori della Volante, notata la presenza lungo il percorso di fuga, di una telecamera, si sono subito messi a guardare le immagini potendo così accertare che il rapinatore si era dato alla fuga a bordo di una autovettura Land Rover di colore bianco modello Freeland, la cui targa risultava parzialmente coperta. Poco dopo sono state visionate anche le immagini dell’impianto di video sorveglianza istallato all’interno della tabaccheria. Le immagini hanno permesso alle divise, nonostante il rapinatore fosse completamente travisato, di identificare quasi con assoluta certezza l’autore della rapina in ragione delle sue movenze essendo l’uomo ben conosciuto da un agente del Commissariato. Peraltro è risultato che questi è proprietario di una autovettura identica a quella utilizzata per la fuga che, oltretutto, presenta dei particolari unici. E così il cerchio si è rapidamente stretto intorno al rapinatore.
Nel primo pomeriggio di ieri l’uomo, accompagnato in commissariato e messo dinanzi a schiaccianti indizi, dopo qualche iniziale tentennamento, ha confessato di aver consumato la rapina. E ha anche consentito agli operatori di far rinvenire, in zona Salvano, il registratore di cassa asportato in occasione del colpo. Il malvivente ha infatti riferito che, una volta consumata la rapina, si era diretto nelle campagne di Salvano dove, dopo essere riuscito ad aprire la cassa, ne aveva prelevato il contenuto, poco più di un centinaio di euro. Il malvivente ha fatto anche recuperare  ai poliziotti l’abbigliamento indossato per la rapina. L’unico capo non rinvenuto, il giaccone mimetico dato alle fiamme dal malvivente poco dopo la rapina. L’uomo è stato così segnalato alla Procura della Repubblica di Fermo, attesa la sua confessione e soprattutto gli elementi acquisiti in sede di indagine.

Assaltate due tabaccherie: a Marina palmense il colpo va a segno


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