Sessant’anni di scavi
a La Cuma riassunti
in mostra e convegno (FOTO)

MONTE RINALDO - Questa mattina passeggiata e spettacolo alla Cuma organizzata dall'associazione Somaria. Ieri, oltre ad un convegno, inaugurazione della mostra fotografica sulle campagne di scavo

di Alessandro Giacopetti

All’interno della tradizionale manifestazione autunnale Tipicità ed Archeologia, a Monte Rinaldo si è svolto un convegno sulla recente campagna di scavi all’area archeologica La Cuma.
Nel sessantesimo anno dalla sua scoperta, presso la Sala Consiliare del Comune è stata protagonista della Conferenza “Nuove indagini e nuove prospettive per l’area archeologica La Cuma di Monte Rinaldo” organizzata con il patrocinio del Mibact, del Comune di Monte Rinaldo e dall’Università di Bologna. Il tutto in vista di una nuova campagna di scavo che forse verrà intrapresa già il prossimo anno.

Nel corso degli interventi che si sono susseguiti sono stati illustrati alcuni risultati della campagna di scavo dai quali emerge che la divinità principale cui era consacrato il tempio fosse Giove, con la presenza di altre divinità collegate.

Alle ore 20 presso la “ex Bottega Nunzi” è stata inaugurata la mostra fotografica “1957-2017: sessant’anni dai primi scavi” a cura di Tiziana Capriotti dell’Università di Camerino, che espone parte della documentazione fotografica dell’archivio della Soprintendenza con scatti a partire dal 1957, fino agli anni ’70. Obiettivo: documentare l’inizio degli scavi che hanno portato alla luce un santuario romano di età tardo repubblicana composto da un tempio, un portico colonnato, ed un terzo edificio attualmente di incerta destinazione. L’avvio degli scavi avvennero in tre proprietà: il fondo Antognozzi, che restituì resti di una villa rustica con ninfeo e pavimenti a mosaico; la proprietà Pasqualini con una grande cisterna; la proprietà Lupi con tratti di murature in blocchi di arenaria e ciottoli. Quindi si passa ai saggi di scavo degli anni 60, 61, fino a quelli della seconda metà del decennio, dal 1966 al 1969 per arrivare al periodo tra il 1965 e il 1977 quando fu completata la ricostruzione della parte orientale del portico e copertura.

 


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