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“L’arte va protetta”:
dallo sfogo della figlia di Anibaldi
ai murales di Fermo

STREET ART - La riflessione di Barbara, figlia dell'artista monturanese Arnoldo, e i dubbi dei cittadini fermani sullo stato delle opere nell'area dei maxi parcheggi

di Andrea Braconi

L’arte va protetta. Affida il suo sfogo alla rete Barbara Anibaldi, figlia dell’artista monturanese Arnoldo. Il suo è un inequivocabile riferimento al murale intitolato “Contro il terrore, contro la violenza, contro il terrorismo”, che il padre realizzò nel 1978 alla Porta del Sole, in centro storico, dietro commissione dell’allora Amministrazione comunale.

“Purtroppo quell’opera oggi non c’è più, per gli insulti del tempo e per delle indebite sovrapposizioni” scrive Barbara riprendendo un passaggio del testo di Nanda Anibaldi consultabile nel sito dedicato alla vita e alle opere dello stesso Arnoldo.

Parole che giungono in un momento particolare: è in via di complemento, infatti, il murale sotto le scuole in via Marchesi ideato da Claudio Carloni, artisticamente conosciuto come COWart, e che vede la collaborazione tra associazione Urban Play, Comune e Ambito Sociale XX.

Un segnale, quello di Barbara Anibaldi, nei confronti chi dovrà garantire nei prossimi anni la conservazione dell’opera, cosa che non è avvenuta per il lavoro del padre.

Ed un grido che si aggiunge alla voce di tanti fermani che in questi giorni, proprio perché sollecitati dal progetto di Monte Urano, continuano a domandarsi se sia arriva il tempo di ridare dignità alle opere realizzate a partire dal 1994 nell’area dei maxi parcheggi o, addirittura, se ci siano le condizioni per permettere alle nuove generazioni di artisti di rivivere una simile esperienza e dare forma a nuovi murales, dopo qualche piccolo progetto spot degli ultimi anni.

“La 3B Posse di Fermo realizzò il graffito ‘Conquista’ – ricorda un uomo che all’epoca era parte integrante del movimento di writers cittadini – in onore del 500enario della scoperta dell’America. Dopo tanti anni, considerato soprattutto il degrado delle pareti di quell’importante snodo cittadino, si potrebbe ragionare su un nuovo evento collettivo che ridia nuovi colori e un nuovo messaggio attraverso la street art, coinvolgendo giovani di tutto il territorio”.

Il murale realizzato nel 1978 da Arnoldo Anibaldi a Monte Urano

Arnoldo Anibaldi nel 1978 durante la realizzazione del murale a Monte Urano

 

 

Il murale realizzato nel 1978 da Arnoldo Anibaldi a Monte Urano

I murales ai maxi parcheggi di Fermo

I murales ai maxi parcheggi di Fermo

I murales ai maxi parcheggi di Fermo

I murales ai maxi parcheggi di Fermo

Claudio Carloni durante la realizzazione del murale a Monte Urano (foto Francesca Iacoponi)


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