L’11 iniziale scelto da Matteo Calvà
CAPODARCO – Una maledizione forse. O magari semplice sfortuna. Sta di fatto che al Postacchini l’Atletico Azzurra Colli subisce la prima sconfitta stagionale e la quarta in altrettanti precedenti negli ultimi quattro anni sul campo capodarchese. Una Futura ben messa in campo, nonostante i diversi indisponibili (Mannozzi e Paniccià su tutti), riesce a fermare il cammino della formazione di Fusco che fino ad oggi occupava la seconda posizione in classifica (ora terza con diversi pari merito). I ragazzi di Calvà salgono quindi a quota 8, trovando tre punti fondamentali in attesa dell’ostica trasferta di domenica prossima a Montefano.
IL TABELLINO
FUTURA 96 1 (4-3-1-2): Verone; Murazzo Antonio (7′ st Vitellozzi), Marzan, Smerilli, Belleggia; Capiato (16′ st Bartolini), Murazzo Gianluca, Conte; Bracciotti (29′ st Bordoni); Malaspina (7′ st Angelini), Spinozzi. A disposizione: Mureni, Felicetti, Iena. All. Matteo Calvà
ATLETICO AZZURRA COLLI 0 (4-3-3): Camaioni; Simonetti (40′ st Gyabaa), Stangoni, Gagliardi, Croce (31′ st Curri); Battilana (15′ st Mariani), Alijevic, Zahraovi; Crocetti, Di Simplicio, Biancucci. A disposizione: Gambacorta, Acciaroli, Mascitti, Seproni. All. Salvatore Fusco
RETI: 10′ st Bracciotti (R)
ARBITRO: Steeve Belli di Pesaro, assistenti Justin Dervishi di San Benedetto del Tronto, Damiano Tanchi di Ancona
NOTE: Ammoniti Antonio Murazzo, Battilana, Smerilli, Belleggia, Vitellozzi, Spinozzi; corner 1 – 8; recupero +2′ +4′
LA CRONACA
Di certo non si saranno annoiati i circa 200 spettatori giunti oggi al Postacchini di Capodarco per la sesta giornata del girone B di Promozione. Tra Futura 96 e Atletico Azzurra Colli non mancano le emozioni, le due squadre si sfidano a viso aperto senza esclusione di colpi. Mister Calvà schiera un 4-3-1-2 con Bracciotti dietro al tandem Malaspina-Spinozzi, mentre Fusco risponde con un 4-3-3 optando per il tridente Biancucci, Di Simplicio, Crocetti.
Primi quindici minuti di gara tutti di marca ospite con Di Simplicio e Crocetti che vanno subito a testare la reattività di Verone. I padroni di casa giocano perlopiù di rimessa aspettando che l’avversario si scopra per colpire poi in contropiede con la velocità di Bracciotti e Spinozzi, ma man mano che crescono i minuti sul cronometro migliora anche il gioco futurino, soprattutto sull’out di sinistra dove Spinozzi e Belleggia si trovano a meraviglia mettendo in difficoltà Croce nelle chiusure e approfittando bene degli inserimenti di capitan Conte. La prima frazione di gara si chiude con il risultato in equilibrio, con nessuna delle due squadre a segno.
Nella ripresa con il risultato ancora in fase di stallo, Matteo Calvà predica una manovra più fluida con un giro palla a massimo due tocchi e, dopo un lungo colloquio nell’intervallo, inserisce Paolo Angelini (al rientro dall’infortunio al piede che lo ha tenuto a lungo lontano dai campi) per cercare di apportare un peso specifico all’attacco. I rossoblù recepiscono il messaggio del loro tecnico e al primo vero affondo beneficiano di un calcio di rigore: conclusione dalla distanza di Conte, il pallone rimbalza sul sintetico e sfugge dai guantoni di Camaioni, il quale nel tentativo di afferrare la sfera in un secondo momento frana su Capiato che si era fiondato sulla respinta. Dal dischetto Bracciotti non sbaglia. Il gol del vantaggio fermano spezza le gambe alla formazione ascolana, al che Angelini ha sui piedi la chance di chiudere il match, ma dopo aver dribblato Camaioni in uscita colpisce la traversa e tiene ancora in vita l’Azzurra Colli, che di fatto 180 secondi più tardi guadagna un calcio di rigore per l’atterramento in area di Belleggia su Zahraovi. Tuttavia dagli undici metri Di Simplicio non riesce a superare Verone: l’estremo locale si distende sulla conclusione alta e potente dell’attaccante ospite e con la mano di richiamo devia la sfera in corner. Di lì in poi la gara diviene molto frammentata con il cronometro che gioca in favore dei fermani e con i rossoblù ospiti che si vedono bloccare da un super Verone anche l’ultimo tentativo in extremis di Biancucci.
Leonardo Nevischi
Fotogallery di Fabrizio Ottavi e Leonardo Nevischi
Le squadre in campo per il saluto iniziale
Un minuto di raccoglimento
Il saluto tra i due capitani: Francesco Conte e Guido Crocetti
Il rigore trasformato da Bracciotti: rincorsa, tiro…
… e rete!
La festa per il vantaggio fermano
Rigore anche per l’Azzurra Colli: parte Di Simpolicio col destro…
… e super parata di Verone che toglie la palla da sotto l’incrocio
Tutti ad abbracciare Stefano Verone dopo il miracolo su Di Simplicio
Nel finale tutti da Verone: l’estremo futurino è protagonista assoluto e non fa rimpiangere l’infortunato Paniccià
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