Sandro Salvioni
FERMO – Se da una parte c’è un mister, Serena, che nel dopo partita di Salò si è lasciato andare a dichiarazioni dovute chiaramente alla frustrazione della sconfitta, paragonando la sua Feralpi alla Juventus e la Fermana al Benevento (magari, aggiungiamo noi, la Fermana seguisse la strada più recente del Benevento!), per tentare di delegittimare il successo dei gialloblù in riva al Lago di Garda, c’è un altro mister che invece, più obiettivamente e con spirito sportivo, ha riconosciuto i meriti della Fermana e del suo giocatore più importante, Marco Sansovini, autore del momentaneo pareggio che ha dato il via alla rimonta.
Sandro Salvioni, 64 anni, allenatore in questo momento senza squadra, ma fino ad un anno fa sulla panchina del Monza e con un lungo curriculum tra i prof (da giocatore nella Samb, da allenatore con l’Ancona), mercoledì era al campo sportivo “Lino Turina” di Salò a vedere Feralpi-Fermana e ieri sera ospite come commentatore della trasmissione “C Piace” in onda su Sportitalia e che, com’è noto, fa vedere i servizi su tutte le gare dei tre gironi di serie C.
Mister Salvioni ha avuto parole di elogio per il centravanti canarino (autore del 4° personle centro in campionato e 155° gol in carriera) e per la Fermana in genere: “A Salò ho visto un grande giocatore, Sansovini. Dopo due minuti ha fatto una cosa in area piccola, ma chi è quello là mi sono chiesto – racconta Salvioni in diretta – fammi guardare la formazione, e scopro che è Sansovini. Poi ha colpito la traversa, e ha fatto anche gol. La Fermana se l’è meritata la vittoria” conclude Salvioni con un tono di voce che non lascia dubbi sul suo apprezzamento.
“Un grande giocatore Sansovini” gli fa eco da studio il conduttore.
Dopo alcune settimane, grazie alla vittoria a Salò, ieri la Fermana è rientrata nella classsifica “Top” di Sportitalia.
Le strade di Fermana e mister Salvioni sul campo di gioco si sono incrociate una sola volta, e non fu una volta qualsiasi: il tecnico bergamasco allenava il Lumezzane nella seconda parte di quella stagione 2005/06 che fu l’ultima per la Fermana nella lunga epoca tra i professionisti (in cui è tornata solo quest’anno) e i canarini lo incontrarono proprio nell’ultima partita di quel campionato del 2006, match di cui riproponiamo qui in basso il tabellino (in cui si nota un “certo” Alessandro Matri, in prestito dal Milan).
Quella di ieri quasi una involontaria “benedizione” di Salvioni dopo quell’unico incrocio.
Tornando alle parole di mister Serena, che dire? Le sue affermazioni riferite solo al campionato attuale, o alla partita di mercoledì, sono comunque sbagliate, perché le due squadre sono alla pari, come dimostra la classifica.
Se guardiamo la storia dei due club, il paragone nemmeno è proponibile. Nel 2006, quando la Fermana militava tra i prof da dodici anni consecutivi, l’attuale Feralpi Salò neanche esisteva.
Le società precedenti, fuse tra loro e da cui è scaturita l’attuale, avevano militato solo nei dilettanti regionali della Lombardia con una fugace apparizione in serie D.
Quando negli anni ’50, e prima ancora negli anni ’30 e anni ’20, la Fermana già disputava la serie C (e una volta, nel 1924, per poco, i fermani sfiorarono la promozione nella serie B dell’epoca) a Salò le uniche squadre di calcio erano quelle degli oratori.
Alla luce di tutto ciò, concludiamo consigliando a mister Serena di studiare e documentarsi di più, di farsi di nuovo la domanda “chi è la Juventus, chi il Benevento” tra Salò e Fermo e infine darsi anche una risposta.
Paolo Bartolomei
Lunedì 8 maggio 2006 – 34a e ultima giornata (17a di ritorno) Serie C1 girone A
LUMEZZANE 2: Pezzato; Quintavalla Ferraro ; Coppini Teoldi Kalambay; Russo Angius Scaglia Taldo Matri (77′ Paghera 6,5). A disp. Bortolotti, Ghidini, Guerra, Barwuah, Zanoletti, Rebecchi. All. Sandro Salvioni
FERMANA 0: Scotti; Tinazzi (81′ Attorresi) Francioso; Acciai Masi Staffolani; Barucca Cianni (22′ Formichetti) Monti Improta (52′ Rodia) Pirro. A disp. Iaboni, Tramannoni, Croce. All. Vincenzo Mora
ARBITRO: Morabito di Messina (ass. Manente e Mazzaferro)
RETI: 81′ Taldo, 90′ Paghera
NOTE: Ammoniti Angius, Monti e Attorresi. Spettatori 500 circa. Angoli 2-2.
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