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Segano la cassaforte dell’ospedale
e fuggono con 5mila euro

SANT'ELPIDIO A MARE - Il direttore del distretto unico, Rea: "Per mettere a segno un colpo del genere serve una certa attrezzatura, pensiamo che il ladro abbia studiato accuratamente come muoversi prima di entrare in azione"

La cassaforte segata con un frullino e via con più di 5.000 euro. Anche gli ospedali finiscono nella rete dei malviventi. E’ successo la notte scorsa a quello di Sant’Elpidio a Mare, dove un ladro è riuscito ad entrare nella stanza che custodiva una cassa blindata con il denaro dello sportello prenotazioni ed ha trafugato tutto l’incasso della settimana. L’allarme stamattina intorno alle 7.30, quando il responsabile dell’ufficio si è recato al lavoro ed ha immediatamente segnalato l’ammanco ai carabinieri. Sul posto i militari della locale caserma comandati da Serafino Dell’Avvocato. Non ci sono segni di effrazione a nessuno degli ingressi esterni, questo lascia pensare che l’autore del colpo sia entrato in ospedale prima dell’orario di chiusura delle 20, per poi attendere il momento propizio e mettersi all’opera di notte. Non deve essere stato arduo violare la porta dell’ufficio, più impegnativo segare lo sportello della cassaforte, un’operazione che dovrebbe aver richiesto diversi minuti.

“Il furto ammonta a 5.200 euro – fa sapere il direttore del distretto unico Asur Vincenzo Rea – In cassa c’era l’incasso della settimana, che oggi sarebbe stato prelevato dagli agenti Fitist. Non essendoci segni di forzatura agli ingressi, né alle porte d’emergenza, è possibile che l’autore del furto si sia introdotto prima della chiusura.

 

Vincenzo Rea

Per mettere a segno un colpo del genere – continua Rea – serve una certa attrezzatura, pensiamo che il ladro abbia studiato accuratamente come muoversi prima di entrare in azione. Ora valuteremo come muoverci per difenderci più accuratamente. L’ospedale di Sant’Elpidio a Mare ad oggi non è dotato di un sistema di videosorveglianza. Nell’immediato sposteremo l’armadio blindato in un altro punto dove è più difficile agire indisturbati”.

M.M.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

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