La mareggiata riapre la ‘ferita’
della costa, l’erosione avanza

PORTO SANT'ELPIDIO - Il mare ha inghiottito il già consumato arenile e non resta che una manciata di metri tra la battigia ed il marciapiede

La prima mareggiata forte di questo principio d’inverno ha portato di nuovo all’evidenza tutta la fragilità del litorale. Situazione critica a Porto Sant’Elpidio dalla notte scorsa, di fronte a vento forte ed onde alte oltre i due metri. Il mare ha inghiottito il già consumato arenile e non resta che una manciata di metri tra la battigia ed il marciapiede. Docce della spiaggia pubblica ormai sospese nel vuoto, detriti che hanno invaso le concessioni balneari entrando sotto le verande e fino alle piastrellate. I punti più a rischio sono i soliti: nei pressi della quadrata all’incrocio con via Marina, dove insiste lo chalet Storione, già da mesi chiuso per l’erosione che ha messo a rischio il locale. Appena più su il Salè, altra concessione massacrata dalle mareggiate, dove la titolare, Cinzia Brunelli, ha affisso un cartello alla porta che esprime tutta la preoccupazione e la rabbia degli operatori: “Se non crolliamo riapriamo venerdì”. Situazione preoccupante anche più a nord, all’altezza dell’ex Orfeo Serafini, in una zona che fino a qualche anno fa vantava una delle spiagge più lunghe della città. La provvisoria difesa dei sacchi di ghiaia, sistemati a centinaia su tutto il lungomare davanti agli stabilimenti, riusciva a fatica ad arginare le onde in condizioni normali, ma di fronte a situazioni di maggiore entità la protezione si rivela inefficace e sono diversi i contenitori a strapparsi e a riversare il contenuto a terra.
Una situazione critica che proseguirà per altre 24 ore. Fino a domani pomeriggio le previsioni meteo continuano ad indicare venti molto forti con onde ampiamente oltre i due metri d’altezza.

M.M.


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