Massimo Monteleone
“Un orologio rotto segna l’ora esatta almeno due volte al giorno, il disco rotto di Tulli nemmeno quelle. Continuiamo a ricevere dal 2016 le stesse osservazioni smentite dai fatti ma nonostante ciò il consigliere Tulli continua ad incaponirsi mettendo in dubbio anche la veridicità delle risposte scritte che il sindaco ha dato alle sue interrogazioni”. E’ la replica del consigliere Massimo Monteleone alle accuse mosse dal collega di opposizione Gianluca Tulli sul tema rifiuti e tariffe (leggi l’articolo).
“Allora siamo costretti a ricordare che sono dati oggettivi e consultabili quelli che vedono l’attuale percentuale dei rifiuti speciali al 21%, dunque entro la soglia, quelli che vedono interrotti da ormai un anno i conferimenti da fuori Regione, Roma per intenderci, e che vedono inesistenti i fantomatici conferimenti che stando a Fermo libera dovrebbero arrivare da mezza Italia.
Anche il suo calcolo della tariffa di conferimento sconta una evidente forzatura e sinceramente, quando una cosa gli viene spiegata più di una volta, cominciamo a credere che non la voglia capire, ecco perché poi diventa un disco rotto.
Il prezzo di 65 euro a tonnellata pagato dai conferenti fuori provincia (provincia di Ascoli Piceno per inciso) non è comprensivo del trattamento meccanico biologico che se calcolato lo farebbe divenire ben maggiore del prezzo pagato dai locali (90 euro). Il tutto senza nemmeno considerare il costo del trasporto ovviamente a carico del conferente. E’ tanto difficile da capire per un consigliere comunale?
Piuttosto come mai Tulli non prende atto del fatto che nonostante la riduzione degli speciali e la interruzione dei conferimenti fuori regione l’Asite riesce ancora virtuosamente a non aumentare il prezzo ai comuni del circondario, anche per effetto dell’accordo interprovinciale con Ascoli Piceno? Che ne pensa il consigliere Tulli dei progressi registrati nell’anno in corso sulla percentuale di raccolta differenziata grazie all’introduzione dei nuovi sistemi, alla lotta agli abbandoni ed alle iniziative di sensibilizzazione presso le scuole?
Dopo due anni circa ancora sentiamo parlare di richiesta perizie, di commissioni speciali, di commissioni tecniche ma senza un effettivo oggetto, così, giusto per polemizzare e magari per far suonare il disco ormai sempre più rotto”.
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