Basket Fermo, U13 maschile e
femminile over the top

PALLACANESTRO - Pomeriggio da incorniciare quello vissuto ieri dalle due compagini adolescenziali del sodalizio fermano. I ragazzi, in vetta alla classifica, hanno surclassato il fanalino di coda de Il Picchio Civitanova. Per le ragazze ecco invece il contemporaneo successo sull'Olimpia Pesaro

FERMO – Pomeriggio memorabile per le squadre giovanili U13 della Basket Fermo impegnate nella palestra di via Leti. Due le competizioni in calendario, quella maschile del campionato regionale e quella femminile, e due risultati positivi da molti punti di vista, non solo nel risultato ma anche nella determinazione, nell’impegno e nell’impostazione di gioco.

I TABELLINI

Maschile

BASKET FERMO 96: Amici 6; Cipriani 10; Andrenacci; Alessandrini 8; Sollini 26; Tofoni 14; Marinangeli 2; Sandroni 16; Quinzi (cap) 14. All. Marilungo

IL PICCHIO CIVITANOVA 20: Nociaro (cap) 4; Panichelli 4; Calisti; Capretta 2; Garbuglia 2; Rastrelli; Vignaroli 6; Bianchetti; Guidi 2. All. Amoroso

PARZIALI: 28 – 10; 44 – 14; 64 – 14

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Femminile

BASKET FERMO 36: Bianciani; Grandoni; Brandani; Mennucci; Olivieri; Peroli 17; Severino; Valentini 2; Mainstrini (cap) 11; Riccioni 6. All. Marilungo

OLIMPIA BASKET PESARO 32: Bellardinelli 2; Sorace 5; Antonetti; Leunen; Forni 5; Boccanera; Pelizzari (cap) 16; Colli; Presepi 4; Santori; Poma; Bravi. All. Federici

PARZIALI: 10 – 11; 18 – 18; 27 – 28

LE CRONACHE

Poco da dire sulla gara maschile che vedeva contrapposta la Basket Fermo a il Picchio di Civitanova Marche. La squadra civitanovese allenata da Francesco Amoroso, ultima in classifica, non ha potuto nulla contro la forza fisica e tecnica degli atleti fermani che continuano così la loro corsa in vetta alla classifica in attesa della prossima partita con la più competitiva selezione dello Sporting BK Club di Posto Sant’Elpidio.

Quello che invece vale la pena sottolineare dedicandoci qualche riga in più è la maestosa prestazione della squadra femminile impegnata, appena subito dopo i maschietti, contro la temibile compagine dell’Olimpia Basket di Pesaro.

Temibile ancor di più perché proveniva dalla prima di campionato, con una vittoria schiacciante nei confronti del Matelica mentre le nostre ragazze, al contrario, da una deludente sconfitta in casa civitanovese. Tutto lasciava presagire una nuova sonora batosta per il Basket Fermo. E invece no. Sin dai primi rimbalzi le ragazze hanno dimostrato una caparbietà e una tenacia che poche volte il campo di via Leti ha visto sul suo terreno. Hanno lottato corpo a corpo su tutte le palle, mordendo la sfera fino all’ultimo spicchio. Le loro colleghe pesaresi non hanno certo arretrato e ne è nata una partita all’ultimo canestro, senza esclusione di colpi e senza che nessuna delle due squadre desse l’impressione di poter avanzare troppo sull’altra. Soltanto negli ultimi due minuti una intrepida Irene Peroli, a dispetto del nome che porta, insaccava come un’indemoniata quei tre canestri di fila che hanno deciso il risultato finale.

Un grande plauso va a Marco Marilungo e Maria Principini per aver creduto in queste ragazze nonostante il pochissimo tempo avuto a disposizione per farle giocare insieme. Sono riusciti a creare un vero gruppo prima che una squadra. Tutte unite e compatte come dimostra il sostegno in panchina dell’unica ragazza che non ha giocato: nonostante la malattia è voluta stare vicino alle sue amiche di gioco e di vita.

Le giovani atlete fermane affettuosamente si sono ribattezzate le “Sgalosce”. Fino ad ora nessuno ha mai saputo cosa significasse il termine “sgaloscia”. Da oggi invece tutti i vocabolari, le enciclopedie, fino ai musici popolari che canteranno le loro gesta ad ogni crocicchio di strada potranno associare a questo nome le caratteristiche che Virgilio dà alle Amazzoni, le antenate mitologiche delle ragazze fermane: «guerriera ardita, […], ardente e furiosa tra mille e mille, ancor che donna e vergine, di qual sia cavalier non teme intoppo».


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