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Virgo Fidelis, i carabinieri in ricordo
del generale Dalla Chiesa e arriva il ‘grazie’
dell’arcivescovo Pennacchio all’Arma
(FOTO e VIDEO)

FERMO - Questa mattina, dopo la funzione religiosa a San Domenico, corteo fino al monumento in ricordo del generale Dalla Chiesa. I ringraziamenti delle istituzioni e del nuovo arcivescovo di Fermo, monsignor Pennacchio, ai militari guidati dal capitano Peluso
Il corteo dalla piazza al monumento a Carlo Alberto Dalla Chiesa dove è stata deposta una corona d'alloro

di Giorgio Fedeli

La celebrazione religiosa nella chiesa di San Domenico, alle 11, officiata da don Michele Rogante. Da lì tutti in corteo, accompagnati dalle note della Junior band del gran concerto bandistico di Porto San Giorgio, fino al monumento in memoria del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa dove è stata deposta una corona di alloro. Qualche goccia di pioggia, nuvoloni grigi, freddo tagliente. Nulla ha impedito ai militari dell’Arma del Fermano, con in testa il comandante della compagnia di Fermo, Roland Peluso, l’associazione nazionale dei carabinieri e praticamente tutti i comandanti delle stazioni, di festeggiare la Virgo Fidelis, patrona dell’Arma, questa mattina nel cuore della città. In chiesa e in corteo, con i militari dell’Arma il Capo di Gabinetto della Prefettura, Francesco Martino, il consigliere Stefano Pompozzi in rappresentanza della Provincia, l’assessore Mauro Torresi in rappresentanza del sindaco Calcinaro e il consigliere comunale con delega alle politiche del centro storico, Luigi Rocchi. Carabinieri in servizio che si sono mescolati con quelli in congedo dell’associazione nazionale carabinieri con, in testa, il generale Ermelino De Santis a portare il saluto del generale Honorati.

Un momento religioso toccante, con la lettura da parte di un ragazzino della preghiera del carabiniere, e don Michele a portare i ringraziamenti all’Arma da parte del nuovo arcivescovo di Fermo, monsignor Pennacchio, in perfetta sintonia e equilibro con la piazza, con il contatto con i cittadini attratti dalle note della Junior band, che ha raggiunto il suo climax con la corona di alloro deposta alla base del monumento del generale Dalla Chiesa alla presenza di comandanti di stazione, carabinieri, marescialli, di ieri e di oggi tra mamme, nonne, anziani e giovani. Insomma cittadini di tutte le età che non si sono fatti condizionare dal freddo per portare il loro saluto e il ringraziamento all’Arma.

DON MICHELE ROGANTE E IL RINGRAZIAMENTO ALL’ARMA DELL’ARCIVESCOVO PENNACCHIO
“Iniziamo oggi l’anno liturgico durante il quale siamo chiamati, quotidianamente, a incontrare il Signore. Ci ha dato una certezza: che tornerà. Ma non sappiamo quando. E questo ci deve portare a vegliare ogni giorno. Non dobbiamo correre il rischio di abituarci o di annoiarci. Questo non deve accadere. Per questo motivo i carabinieri, che ogni giorno vigilano e vegliano su di noi con amore, passione e dedizione, siano per noi da stimolo. Loro, attenti e capaci di vigilare con amore. E a loro rivolgo il ringraziamento del nuovo arcivescovo di Fermo, monsignor Pennacchio: ieri arrivando in città è rimasto piacevolmente colpito dalla protezione offerta dalle forze dell’ordine, dai carabinieri. Per questo oggi li ringrazio pubblicamente, a nome del nostro Arcivescovo, per quello che hanno fatto e che continueranno a fare per tutti noi”.

Il capitano Peluso con don Michele Rogante e il capo di Gabinetto della prefettura, Martino

IL SALUTO DEL CAPO DI GABINETTO DELLA PREFETTURA, FRANCESCO MARTINO
“Una giornata importante per Fermo perché nonostante il maltempo, la sezione di Fermo dell’associazione nazionale dei carabinieri nella sua Virgo Fidelis dedica e depone una corona d’alloro in onore e ricordo del prefetto generale dell’Arma, Carlo Alberto Dalla Chiesa. Formulo i saluti a nome del prefetto di Fermo, veramente sentiti perché i carabinieri tutti di Fermo, in congedo e in servizio, hanno l’onore di poter dedicare la loro Virgo Fidelis a un servitore dello Stato e a un eroe che ha sacrificato la sua vita per sconfiggere la mafia insieme a uomini come Falcone e Borsellino. Allora se pensiamo a questo non abbiamo più freddo, riscaldati dal calore di queste persone che sono esempio fulgido e virtuoso non solo per i carabinieri ma per tutti noi. Don Michele, parroco di San Domenico, nella sua omelia ha usato il termine ‘vegliare’, termine che ben si addice ai carabinieri. I comandi stazione dell’Arma sono la prima pietra e il primo occhio dello Stato. Ai marescialli dell’Arma i cittadini si rivolgono in prima istanza. L’Arma sempre vicina ai cittadini, un faro anche per l’Ufficio territoriale del governo di Fermo. Al comandante Peluso il ringraziamento per la sua guida illuminata che ha, attraverso la sua compagnia, nei confronti di tutti i carabinieri di Fermo“.

IL SALUTO DELL’ASSESSORE MAURO TORRESI E DEL CONSIGLIERE PROVINCIALE STEFANO POMPOZZI

“Porto i saluti del sindaco. Siamo qui – le parole dell’assessore Mauro Torresi – a commemorare il generale Dalla Chiesa, per tenere vivo un fuoco, non per adorarne le ceneri. Quel fuoco che i carabinieri hanno nel cuore, il fuoco della legalità, dell’amore per i cittadini e la Patria. Noi abbiamo bisogno di voi”

“Ringrazio i carabinieri in congedo e quelli in servizio perché la loro – le dichiarazioni del consigliere provinciale Stefano Pompozzi – è una scelta di vita. Alle parole di Martino, oltre al vegliare aggiungo l’accudire. Dalla comunità i carabinieri sono visti come coloro che vegliamo ma accudiscono anche tutti noi. Siamo a voi vicini. Il generale Dalla Chiesa è un faro che guida l’Arma ma moralmente e nelle scelte di ogni giorno tutti noi. Un grazie senza retorica. Tutta la mia stima ai carabinieri e a quello che fanno quotidianamente”.

 

L’INVITO DEL GENERALE ERMELINO DE SANTIS

“Una giornata fredda ma bellissima con una rappresentanza notevole, abbiamo i comandanti di stazione e gli appartenenti all’associazione nazionale carabinieri, tutti tra la gente. E’ questo- le parole del generale Ermelino De Santis in rappresentanza del generale ispettore Honorati – lo spirito dell’Arma. Come l’Arma si regge sulle stazioni e sulla capillarità territoriale, così l’Asc di tiene sulle 1.500 sezioni in giro per l’Italia, nelle Marche ce ne sono 90. 15 mila soci e 15 nuclei che fanno volontariato e protezione civile. Porto il saluto del generale Honorati. Consentitemi un invito che rivolgo ai carabinieri in congedo: evitate di appellarvi tra di voi come ex carabinieri. I carabinieri restano tali, al massimo si distinguono tra quelli in servizio e quelli in congedo. Gli ex carabinieri, quelli che hanno disonorato l’Arma e sono stati radiati. Il nostro generale Dalla Chiesa diceva che gli alamari noi carabinieri ce li abbiamo cuciti sulla pelle”.

Il capitano Roland Peluso con don Michele Rogante e il capo di Gabinetto della Prefettura, Francesco Martino

Il capitano Roland Peluso con il consigliere comunale Luigi Rocchi

Il saluto del capo di Gabinetto della prefettura, Francesco Martino

L’assessore Mauro Torresi

Il consigliere provinciale Stefano Pompozzi

Il generale Ermelino De Santis

 


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