di Giorgio Fedeli e Andrea Braconi
Tragedia sfiorata oggi pomeriggio nella Chiesa Gesù Redentore nel quartiere sud di Porto San Giorgio. Un incendio ha infatti sorpreso un gruppo di circa trenta ragazzi che si trovavano nel seminterrato della chiesa in preghiera. Fumo che ha invaso la sala trasformandola in una vera e propria trappola mortale. A salvare tutti è stato il parroco- eroe, don Pietro Gervazio che, nonostante la visibilità pari a zero, è riuscito a muoversi all’interno della sala, basandosi praticamente su una conoscenza a memoria degli spazi riuscendo così ad aprire le porte e salvando i presenti.
Sul posto tempestivo l’arrivo di due mezzi dei Vigili del Fuoco e delle ambulanza della Croce Azzurra di Porto San Giorgio, Croce Verde di Fermo e auto medica del 118 da Porto Sant’Elpidio.
“Stavamo pregando con una trentina di ragazzi nel seminterrato per l’Adorazione – racconta don Pietro Gervasio – quando all’improvviso abbiamo visto le fiamme. Mi sono precipitato ad aprire le porte, altrimenti sarebbe stata una tragedia”. Don Gervasio parla di un vero e proprio miracolo. Il sacerdote si è catapultato dalla parte opposta di dove si trovava l’incendio per aprire le porte e cercare anche un estintore.
Un gesto, quello del parroco, che ha evitato conseguenze drammatiche. Alcuni ragazzi hanno accusato una leggera intossicazione e sono stati subito soccorsi dai sanitari della Croce Azzurra. Secondo una prima dinamica, nella stanza accanto a quella della preghiera si trovava il turibolo, meglio conosciuto come incensiere, che era appoggiato sembra di fianco ad una fotocopiatrice, con sopra carta e qualche libro. Molto probabilmente da lì un carboncino è partito ed ha dato vita all’incendio.
Don Pietro che ha subito avvisato il neo Arcivescovo dell’accaduto monsignor Pennacchio arrivato di lì a pochi minuti sul posto, insieme al sindaco Nicola Loira. “Mi ha abbracciato e mi ha detto di farci coraggio” le parole di don Pietro dopo il gesto di solidarietà del vescovo.
Don Pietro Gervasio
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