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“Entro Natale la chiesa sarà più bella di prima” la video-intervista
a don Pietro nella stanza del rogo

PORTO SAN GIORGIO - Il parroco-eroe che ha salvato trenta ragazzi dal fuoco: "Abbiamo avuto paura ma stiamo tutti bene. La chiesa ora è inagibile. A trovarci è venuto anche l'arcivescovo Pennacchio. Il suo abbraccio mi ha commosso"
L'intervista a don Pietro Gervasio nella stanza da cui sono partite le fiamme

di Giorgio Fedeli

A distanza di meno di 24 ore dallo spaventoso rogo, che poteva finire in tragedia, nel seminterrato della chiesa di Gesù Redentore dove stavano pregando trenta ragazzi (leggi l’articolo), per don Pietro Gervasio e i suoi parrocchiani se da una parte si può tirare un sospiro di sollievo perché nessuno ha riportato gravi conseguenze dalle fiamme, dall’altra è già tempo di rimboccarsi le maniche. Lui, il parroco della chiesa Gesù Redentore che con la sua prontezza, col suo coraggio e con la sua tempestività ha evitato che trenta ragazzi finissero per essere avvolti dalle fiamme, guarda avanti. E promette: “La chiesa tornerà più bella di prima, spero già per Natale”.

Don Pietro Gervasio

Dopo essersi fatto largo tra fumo e fiamme ed aver aperto le porte del seminterrato dove ieri pomeriggio è divampato un violento incendio mentre quei trenta ragazzi stavano pregando, don Pietro ha guidato i giovani verso l’esterno. Sei di loro hanno riportato una leggera intossicazione. Ma fortunatamente, o meglio, miracolosamente, nulla di grave. Lui stesso, nell’affrontare il calore e le fiamme, ha riportato una leggera ustione alla fronte: “Sto bene, sto bene” taglia corto il parroco indaffarato a fare la stima dei danni e con un sospetto: l’incendio potrebbe essere partito da un corto circuito alla stampante. Dunque il turibolo, inizialmente indiziato, potrebbe non entrarci nulla con il rogo.

IL RACCONTO DI DON PIETRO

“Eravamo qui con trenta ragazzi in una sala dove abbiamo fatto un incontro sulla parola di Dio dalle 15,30 alle 17,30. Ci siamo spostati in una seconda sala per l’adorazione eucaristica con i vespri cantati – racconta don Pietro – mentre stavamo iniziando abbiamo visto entrare dai condizionatori del fumo nero. Ci siamo spaventati. Io e il responsabile Valerio siamo usciti subito. E nell’atrio era tutto buio, una cortina di fumo, era saltata la corrente. Abbiamo detto ai ragazzi di precipitarsi verso le uscite più vicine. Io ho capito da dove veniva l’incendio e verso quella direzione sono corso affinché sfogasse, e per prendere un estintore. Quando sono tornato non riuscivo a entrare a causa del fumo, non si riusciva a fare un passo. Sono subito arrivati i vigili del fuoco e così li ho guidati vero le fiamme. Forse l’incendio è partito dalla fotocopiatrice, probabilmente andata in corto circuito. Da lì l’incendio si è esteso a un calorifero e dei fogli. Il calore sprigionato ha fuso tutto, anche il quadro elettrico e gli appendiabiti.

 

Sono passato attraverso la sala e ho aperto delle porte. I ragazzi che hanno riportato un’intossicazione fortunatamente stanno tutti bene. Anche io sto bene, mi sono bruciato i capelli. Ho un po’ di catarro ma da un primo accertamento non ero saturo di fumi.

LA CONTA DEI DANNI

Danni? Beh sono tanti. Bisogna imbiancare tutto. Il fumo è salito fin nella chiesa (al piano terra rialzato) che è inagibile e al teatro. Tutto il complesso deve essere ripulito. La cappellina è intatta, basta una pulizia leggera e potremmo metterla in uso. La chiesa no, spero per sabato possa essere nuovamente utilizzata. Ad ora è tutto sospeso. Ho chiamato sia il vicario generale che all’arcivescovo. E da lì a poco sono arrivati.

L’ABBRACCIO CON L’ARCIVESCOVO PENNACCHIO

L’arcivescovo monsignor Pennacchio è arrivato accompagnato da don Michele. E’ venuto subito. Mi ha abbracciato e mi ha detto di farmi coraggio, mi era vicino. Mi ha fatto davvero piacere, mi sono commosso. In chiesa è venuto anche il sindaco Nicola Loira.

IL MESSAGGIO AI PARROCCHIANI

Cosa mi sento ora di dire ai parrocchiani? Stiamo vicini, restiamo uniti e cerchiamo di rimettere la chiesa in funzione, al più presto. Pensate che questa mattina sono iniziati i lavori per la nuova scalinata. Spero entro il Natale di poter riavere la chiesa più bella di prima, costi quel che costi”.

 

Rogo in chiesa durante la preghiera, tragedia sfiorata al “Gesù Redentore”


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