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Emendamento di Baldelli
contro le multe selvagge per fare cassa

ROMA - L'onorevole di Forza Italia ha presentato un emendamento alla legge di bilancio per ristringere le maglie delle destinazioni dei proventi delle sanzioni rilevate con gli apparati elettronici automatici

Simone Baldelli

Ha presentato un’interrogazione parlamentare sul caso del tutor diventato autovelox sulla Mezzina. Ma nel testo della sua interrogazione, l’onorevole Simone Baldelli, vicepresidente della Camera dei Deputati, riporta a chiare note quella che potrebbe essere la sorgente di tutte le polemiche. Quale? Semplice. Baldelli infatti fa sapere che nel decreto economico dell’aprile 2017 (il DL 50/2017) “è stata inserita, col parere favorevole del governo, una norma che ha sospeso nel 2017 e 2018 per le città metropolitane e per le province le disposizioni del codice della strada che obbligano a destinare le loro quote dei proventi delle sanzioni rilevate con gli apparati elettronici automatici alla manutenzione e alla sicurezza stradale, permettendo, di fatto, a questi enti di far cassa con le multe”. Insomma, tradotto in termini della strada, Città metropolitane e Province (ed è questo l’ente osservato speciale dai fermani), per gli anni 2017 e 2018, stando alla norma inserita dal governo, si ritrovano allargate le maglie che regolano la destinazione dei proventi delle sanzioni derivanti da apparati elettronici automatici. E hanno più possibilità di scelta nel destinare quei proventi. Nella norma, che oltretutto sospende per il biennio 2017/2018 l’obbligo di rendicontazione per gli enti in questione,  si parla, infatti, di “funzioni di viabilità” che potrebbero anche arrivare a comprendere capitolati di spesa come il pagamento degli stipendi della polizia municipale. Operazione che, a cascata, libererebbe di fatto pecunia per feste, manifestazioni, eventi, interventi pubblici qua e là. E chi più ne ha più ne metta. A questo punto è lecito pensare che, per carità, senza fare nulla di irregolare, illegittimo o illecito, enti come la Provincia possano guardare agli autovelox con occhi diversi e più golosi dal momento che le sanzioni possono andare a coprire, ed è il Governo stesso che lo legittima, spese che si allontanano dalla mera manutenzione delle strade o dalla sicurezza stradale. Una norma osteggiata, alla Camera, proprio dal FI, con in testa Baldelli, dal Movimento 5 Stelle e da Area popolare. Ma, ben vista dall’Anci, è passata con l’appoggio delle altre forze politiche di Montecitorio. Baldelli, però, non molla la presa. L’onorevole azzurro ha infatti presentato un emendamento alla legge di bilancio proprio per cancellare quella norma e tornare a limitare il ventaglio delle destinazioni dei proventi da autovelox, contenendo di conseguenza le tentazioni di fare cassa con flash e foto alle targhe dei veicoli che superano i limiti di velocità.


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