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Cultura e cinema, al Super 8 arriva ‘Il senso della Bellezza’: viaggio insieme agli scienziati Cern

FERMO - Si tratta di un docu-film diretto da Valerio Jalongo, distribuito della Officine UBU, che racconta le ricerche degli scienziati del CERN. Al termine della proiezione, il prof. Paolo Francavilla, ricercatore presso l’INFN di Pisa, già impegnato presso  Laboratoire de Physique Nucleaire et des Hautes Energies - CNRS, si intratterrà con il pubblico per rispondere alle sue domande

Al Super 8 di Fermo continua la proposta di film culturali. Il prossimo, in programmazione mercoledì 20 dicembre alle ore 20,30, sarà Il senso della Bellezza. Si tratta di un docu-film diretto da Valerio Jalongo, distribuito della Officine UBU, che racconta le ricerche degli scienziati del Cern accumunati, in questo caso, agli artisti anch’essi sulle tracce della verità o quantomeno della Bellezza che ne è la rappresentazione.

Al termine della proiezione, il prof. Paolo Francavilla, ricercatore presso l’INFN di Pisa, già impegnato presso  Laboratoire de Physique Nucleaire et des Hautes Energies – CNRS, si intratterrà con il pubblico per rispondere alle sue domande. Il prof. Francavilla è noto a Fermo per aver contribuito allo sviluppo di un progetto con gli studenti del liceo scientifico Temistocle Calzecchi Onesti. Va ricordato che il progetto ha vinto la competizione BeamLineForSchools del CERN, e che lo scorso settembre lo stesso Francavilla ha accompagnato al CERN gli allievi coordinati dalla professoressa Maria Rita Felici per condurre l’esperimento previsto. I giovani Alessandro Rongoni, Simone Giano; Davide Cartuccia Marco Ricci, Simone Pierantozzi; Luca Ciucci; Roberta Barbieri e Letizia Manardi sono stati invitati al Super8, insieme agli insegnanti Maria Rita Felici e Angela Craia, per il racconto della loro esperienza al CERN.

Tornando al film, quattro anni dopo la sensazionale scoperta del “Bosone di Higgs”, il CERN è alla vigilia di un nuovo, eccezionale esperimento. L’esperimento è insieme un viaggio nel tempo più lontano e nello spazio più piccolo che possiamo immaginare. Così, l’infinitamente piccolo e la vastità dell’universo schiudono le porte di un territorio invisibile, dove gli scienziati sono guidati da qualcosa che li accomuna agli artisti. Tra scienziati che hanno perso l’immagine della Natura, e artisti che hanno smarrito la tradizionale idea di bellezza, attraverso macchinari che assomigliano a opere d’arte e istallazioni artistiche che assomigliano ad esperimenti, emerge un ritratto di attività scientifiche e artistiche come indagine, come immaginazione, come autentico esercizio di libertà. Mentre il nuovo esperimento del CERN procede nella sua esplorazione della misteriosa energia che anima l’universo, scienziati e artisti ci guidano verso quella linea d’ombra in cui scienza e arte, in modi diversi, inseguono verità e bellezza. Tra queste donne e questi uomini alcuni credono in Dio, altri credono solo negli esperimenti e nel dubbio. Ma nella loro ricerca della verità, tutti loro sono in ascolto di un elusivo sesto, o settimo, senso… il senso della bellezza.


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