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Dal sogno alla realtà, ecco la
rinnovata Poderosa per Riccardo Bigioni

SERIE A2 - Per il vice presidente gialloblù la vittoria recente sulla Consultinvest Bologna è stata la ciliegina sulla torta non solo della splendida giornata sportiva vissuta, ma di un più allargato discorso di crescita del tutto work in progress, che parte dal recente passato e punta verso l'alto, anche e soprattutto in termini di coinvolgimento sociale

Riccardo Bigioni, vice presidente della Poderosa

MONTEGRANARO – Classe 1979, appassionato da sempre della palla a spicchi. Riccardo Bigioni della Poderosa ne è stato prima giocatore, poi presidente ed ora vice alla spalle del padre Dino, con suo fratello Ronny ad incarnare il ruolo di amministratore delegato. La storia recente del sodalizio cestistico calzaturiero narra di una rincorsa per una vittoria fortemente voluta della B, a sfociare in Serie A2, palcoscenico conquistato nello scorso anno e caratterizzato, in questa prima metà di stagione, da risultati positivi oltre ogni aspettativa. Il passo recente ha visto il successo sulla Consultinvest Bologna, rappresentante di una piazza sul piano della pallacanestro non ha bisogno di presentazioni ed approfondimenti alcuno.

Bigioni, che emozioni ha provato domenica al maturare del successo senza precedenti su un avversario di tale caratura, storica e sportiva?

“Quest’anno di emozioni ne stiamo vivendo più di una, non solo dal punto di vista agonistico. Stiamo scrivendo una bella pagina che va oltre lo sport, a considerare cioè anche il profilo del coinvolgimento, ad interessare tanti rinnovati tifosi. Bologna, solo il fatto di sfidarla a monte era già un traguardo, così come lo è stato con Treviso: entri in un palace con oltre 5.000 persone, alzi gli occhi e vedi stendardi e trofei a testimonianza dei successi maturati nelle più alte sfere del basket nazionale e non solo. Non bisogna aggiungere altro. Anche in caso di sconfitta, per noi che siamo una piccola realtà, sarebbe stata una vittoria. Figuriamoci per come è andata nel suo concreto epilogo. Abbiamo scritto una pagina indelebile nella nostra storia, in una giornata iniziata in maniera perfetta e chiusa in un modo oltremodo ottimale”.

Insieme a Ronny al campo dei Tigli di Montegranaro durante una manifestazione estiva

L’ottimo lavoro costruito negli anni ha portato, oggi, al profilo contemporaneo della XL Extralight. Quale obiettivo vi siete posti in società per la stagione corrente?

“Logicamente, essendo il nostro primo anno di A2, puntiamo alla salvezza. Se analizziamo tuttavia il momento eccoci secondi in graduatoria, con 9 partite vinte e 3 perse…è chiaro che l’appetito vien mangiando. Un posticino ai playoff, come consuntivo di torneo, per noi sarebbe come vincere il campionato. Chiaramente l’euforia va gestita, la squadra deve continuare a pensare domenica dopo domenica, poi faremo i conti solo dopo l’acquisizione matematica della permanenza in categoria. Non possiamo nasconderci oggi, è un dato che va da se per trasparenza, ma nello sport come molti sanno bisogna agire razionalmente e passo dopo passo. Quindi, primo step farci recapitare in tasca dalla matematica la salvezza, poi vedremo il da farsi”.

I fratelli Bigioni con coach Gabriele Ceccarelli

Tutto questo, per quanto concerne le gare domestiche, al cospetto di un PalaSavelli costantemente gremito, a testimonianza del fatto che la squadra è rappresentante dell’intero territorio provinciale. Soddisfatto del risultato sociale che state ottenendo?

“Il nostro vero successo passa infatti per questo principale risultato: il colpo d’occhio del palace, sinonimo di coinvolgimento. Ringrazio tutti gli allenatori del settore giovanile, i membri dello staff e gli altri in società perché, davanti a tanto tangibile calore, c’è la principale ricompensa dei nostri sforzi. Domenica è stata davvero una giornata speciale, con la raccolta giochi indirizzata ai bambini meno fortunati a fare da contorno allo spettacolo sportivo e, non da meno, con l’Inno di Mameli cantato e suonato rispettivamente dalla Porrà e dal nostro compaesano Di Rosa. Un grazie anche al gruppo di tifosi, i Boys, che si stanno stringendo attorno alle nostre sorti sportive con calore e coinvolgimento. Tutto questo è benzina che funge da stimolo non solo per mantenere tali standard, bensì per andare anche oltre, verso uno spettacolo che coinvolge tutti, famiglie e bambini compresi”.

Paolo Gaudenzi


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