di Giorgio Fedeli
Il tribunale del Riesame si è espresso: Rodolfo Briganti, l’imprenditore finito in carcere a seguito della maxi operazione della Dia sulla gestione dei rifiuti in Sicilia ribattezzata Gorgòni (leggi l’articolo), è tornato in libertà. Il Riesame, infatti, all’esito dell’udienza tenutasi nei giorni scorsi, come auspicato dal legale dell’imprenditore fermano, Antonio Carano (che fin dal primo momento ha sostenuto la completa estraneità del suo assistito ai fatti contestatigli), ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Al contempo, il tribunale, ha annullato anche l’ordinanza di sequestro dell’azienda guidata da Briganti, la Senesi spa, azienda con sede amministrativa a Morrovalle e quella legale a Porto Sant’Elpidio. La Senesi, giusto una settimana fa, aveva ricevuto anche la notifica del provvedimento con il quale la prefettura di Fermo aveva sospeso la misura interdittiva antimafia presa in attesa dei chiarimenti sull’operazione Gorgòni.
“Attendiamo di leggere le motivazioni del provvedimento ma già da ora possiamo esprimere la massima soddisfazione per le decisioni del Riesame – il commento a caldo dell’avvocato Carano – che evidentemente ha ritenuto infondato il primo provvedimento su Briganti sulle esigenze cautelari. Annullato anche il sequestro della Senesi evidentemente perché il sequestro stesso è stato ritenuto un provvedimento abnorme. “. Dunque Briganti torna in libertà e di nuovo in possesso delle facoltà amministrativo-imprenditoriali: “Credo che già da domani – conclude soddisfatto l’avvocato Antonio Carano – Briganti sarà nuovamente alla guida della Senesi”.
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