Sulla seduta del Consiglio comunale di Fermo, tenutasi ieri sera, arrivano le precisazioni dei consiglieri di maggioranza riguardo due operazioni ritenute “molto importanti per la città”: lo sblocco di due pratiche Suap (Sportello Unico Attività Produttive) ferme da un decennio e, soprattutto, l’adeguamento del mutuo della Solgas a seguito dell’imposizione della nuova legge Madia riguardo l’annessione degli immobili Solgas in carico al Comune.
“Le pratiche Suap erano dovute alla cittadinanza ed erano ferme ingiustamente per i cittadini che le avevano richieste – scrivono -. Invece il Movimento 5 stelle fa passare la cosa come una questione politica (LEGGI QUI), quando si tratta solo di una questione del tutto tecnica.
Movimento Cinque Stelle che insiste parlando di bugia detta agli elettori riguardo ai proventi della cessione del 49% della Solgas, quando nel nostro programma elettorale c’è scritto che c’era la ‘possibilità’ di eventualmente coprire i debiti del mutuo con la vendita della partecipata cittadina Solgas. Ma per opportunità politica, di cui ci prendiamo assolutamente la responsabilità, abbiamo preferito dilazionare i proventi della vendita (ben oltre le più rosee previsioni) con opere per tutti i quartieri della città. Vogliamo inoltre ricordare che il 51% è ancora in carico al Comune di Fermo, che ricopre la posizione di socio di maggioranza.
Usando la diligenza del buon padre di famiglia, abbiamo deciso di investire il ricavato della vendita della Solgas, che è una risorsa di tutti i cittadini, nei vari quartieri della città; ricavato che è stato equamente diviso tra i vari quartieri con diverse opere, piccole e grandi, che Fermo aspettava da tempo per poter crescere e tornare ad avere l’importanza che merita.
Tra i vari investimenti ricordiamo l’intervento di stabilizzazione della Costa del Ferro, un punto strategico per la viabilità del Fermano soggetto a problemi quotidiani; la riqualificazione della Cops che ha riconsegnato un polmone verde al quartiere e a tutta la Città; l’area demaniale del Tirassegno che da tanti anni era in attesa e che siamo riusciti a mettere a disposizione della città; l’adeguamento dello Stadio “Bruno Recchioni”, l’acquisizione del terreno per il nuovo Polo scolastico, la riqualificazione di Piazza Dante e le opere di asfaltatura in molte parti della città, ecc.
In ultimo ricordiamo che sono già stati predisposti lavori di riqualificazione in moltissime aree della Città come comunicato quest’oggi: area verde a Salvano, antistadio a Capodarco, area fitness a Molini Girola, area verde a San Michele.
I consiglieri Mochi e Temperini ben conoscono questi interventi perché discussi più volte in Consiglio comunale e in Commissione, visto che fanno parte del documento unico di programmazione.
Respingiamo dunque con forza l’allusione alla bugia detta, secondo i pentastellati agli elettori, in quanto totalmente infondata. Aggiungiamo che quando c’è responsabilità di governo è assolutamente un obbligo valutare e rimodulare qualsiasi tipo di programma elettorale, visti i cambiamenti e gli eventi accaduti (ricordiamo che Fermo è città colpita dal sisma) e nonostante questo stiamo cercando di rialzarci il prima possibile. Anzi, vogliamo ricordare ai cittadini fermani che nel programma dei 5 Stelle, consultabile online, c’è scritto testualmente ‘rinegoziazione del debito per ridurre l’onerosità e revisione delle scadenze’. Esattamente quanto fatto con l’operazione di ieri.
La legge Madia infatti impone al Comune di riorganizzare la partecipata Solgas Immobiliare, quindi senza accendere alcun mutuo ma solo dilazionando questo, il Comune riprende in carico gli immobili. Ci fa specie che i consiglieri Mochi e Temperini ancora non abbiano compreso questo sistema finanziario.
Evidentemente a loro piace fare del populismo: visto che loro non avrebbero mai venduto la Solgas non sappiamo come avrebbero potuto governare una città che aveva bisogno di opere fondamentali (Strada del Ferro, per citarne una) già menzionate. Ci viene da pensare che se a Roma il loro sindaco spende 48mila euro per un albero che muore prima di Natale, immaginiamo come avrebbero governato la città”.
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