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Lotto di via Mameli, Marcotulli contro Franchellucci: “Si veste da Babbo Natale e consegna il suo regalo ai privati”

PORTO SANT'ELPIDIO -"Una critica - precisa Marcotulli - non all'imprenditore, che giustamente fa il suo lavoro, ma ad un sindaco che non fa l'interesse pubblico e svende la città"

 

Marcotulli

“Il sindaco Franchellucci si veste da Babbo Natale e consegna il suo regalo ai privati”. Non usa mezzi termini il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Giorgio Marcotulli, all’attacco sulla vendita del lotto di via Mameli, che rientra nell’operazione piazza Garibaldi. Una critica, precisa Marcotulli:”Non all’imprenditore, che giustamente fa il suo lavoro, ma ad un sindaco che non fa l’interesse pubblico e svende la città. E’ del 23 dicembre 2017 la delibera di giunta con cui viene approvato l’atto preliminare di vendita del lotto di via Mameli.  L’amministrazione intende procedere alla vendita mediante trattativa diretta dopo che diverse aste pubbliche sono andate deserte, dimenticandosi però che variazioni delle condizioni di vendita a favore del privato possono rendere l’atto illegittimo”.

Marcotulli ricorda come nei bandi pubblici fosse previsto “che gli oneri per la rimozione delle servitù esistenti (stimati ad oggi in 40mila euro) fossero a carico della parte acquirente come inoltre era previsto che per la costruzione del fabbricato fossero dovuti oneri concessori stimabili in 250.000 €, mentre oggi nella trattativa privata il comune cambia le regole e oltre a diminuire il prezzo da 1.380.000 € a 1.200.000 €, regala al privato le spese di rimozione della servitù nonché i costi dell’eventuale realizzazione di una cabina Enel. Inoltre concede alla ditta di realizzare le opere di urbanizzazione di definizione del lotto a scomputo totale degli oneri dovuti, tutti elementi che favoriscono il privato e se previsti anche in fase di procedura delle aste pubbliche avrebbero reso il lotto più interessante”.

Altro elemento è il pagamento del saldo, da 740.000 euro, “che dovrà essere versato – spiega Marcotulli –  entro sei mesi successivi all’atto mentre nelle aste pubbliche lo stesso doveva essere corrisposto contestualmente. Troppi e ingiustificati elementi  che rendono la procedura a mio avviso illegittima con danno per i cittadini e per quanti avrebbero voluto e potuto partecipare ad un’asta pubblica con queste condizioni. Ancora una volta a ridosso delle feste, nel silenzio dei palazzi la giunta targata Pd ci regala l’ennesimo sfregio alla città e sono certo che i cittadini se ne ricorderanno” conclude l’esponente di Fdi.

M.M.


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