di Alessandro Giacopetti
Novanta giochi scientifici per imparare divertendosi saranno i protagonisti dell’undicesima edizione del tombolone scientifico organizzato per venerdì 29 dicembre dalle 15 alle 20 all’Istituto Montani. Novità 2017 sono i due spettacoli in programma al Museo MITI “Montani”. Il primo intitolato “L’Amore? questione di chimica!” è relativo al contrappunto fra gli aspetti molecolari dell’innamoramento e quelli letterari in una cornice di reattività artistica-chimica che sembra parlare d’amore. L’altro “Fuoco e tecnologia” è un percorso sull’importanza del fuoco dal mito alla moderna tecnologia.
Infine verrà allestita una mostra dal titolo “L’arte Scientifica” presso il Palazzo dei Priori dal 20 gennaio al 4 febbraio 2018 per rendere partecipi i fermani degli esperimenti. Oggi presentazione alla stampa presso la sala della dirigenza aperta dalla preside Margherita Bonanni che l’ha definito “un evento che avvicina i ragazzi alla scienza. Ogni cartella della tombola avrà 5 numeri abbinati ad altrettanti esperimenti scientifici. I giovani potranno così apprendere divertendosi con materie quali meccanica, chimica e altre. Sono 11 anni che lo organizziamo quando tutte le scuole sono chiuse. Un centinaio gli studenti ed ex studenti coinvolti volontariamente pur essendo in vacanza. E’ tutto gratuito: regaleremo gadget e ci sarà il pandoro con cioccolata calda per tutti”.
La professoressa Teresa Cecchi è la coordinatrice del tombolone:“La scienza è bellezza e la bellezza contribuisce a far ricordare meglio; lo dicono le neuroscienze. Per immortalarla abbiamo coinvolto i migliori fotografi del Fotocineclub Fermo, degli Instagrammers Fermo e di Altidona Belvedere. I ragazzi potranno giocare anche con un braccio meccanico antropomorfo con cromatografi per analisi chimiche sofisticate e con simulatori che non sono affatto diffusi nelle altre scuole italiane”.
Il Tombolone Scientifico è un appuntamento che richiede una lunga preparazione che coinvolge anche vari docenti, in primis il professor Volponi, di Fisica e il direttore del Museo “MITI” Marco Rotunno.
Lo stesso professor Volponi ha spiegato:“Abbiamo preparato semplici esperienze scientifiche che stimolino la curiosità per la scienza nei ragazzi perché è la curiosità la molla che spinge verso la conoscenza. Sotto forma di gioco puntiamo a stimolare il piacere e non il timore verso le materie scientifiche. La scienza, quindi, è interessante e si può comprendere con un minimo di impegno. Tutte le materie insegnate nella nostra scuola adottano attività laboratoriali, per questo il tombolone non è fine se stesso e i ragazzi lavorano per avere indicazioni sui risultati che otterranno. Durante gli esperimenti si raccolgono dati che verranno collegati per arrivare a capire le semplici leggi fisiche che stanno alla loro base”.
Marco Rotunno, direttore del Museo MITI ricorda che il target è composto sia dai ragazzi che dagli adulti i quali potranno vivere il museo in modo diverso dal solito. “Un vero museo – ricorda Rotunno – non mostra mai le stesse cose, per poter far apprendere nuove cose attraverso nuove emozioni e ricordi piacevoli. Tecnologia e scienza intrigano il pubblico e non lo intimidiscono. L’ITT Montani è una scuola che si occupa di ricerca e guarda al futuro stabilendo un legame tra scuola, ricerca e vita di tutti i giorni. Questo è un metodo insito nel DNA della scuola. Sin dall’inizio – ha ricordato ancora Marco Rotunno – il suo fondatore l’ingegner Ippolite Langlois volle che si lanciasse qursto stile legato alle esperienze dirette e al saper fare”.
Carla de Carolis, docente, ex allieva di Chimica, ha parlato poi del progetto europeo Horizon 2020. L’Istituto Montani di Fermo è infatti l’unico beneficiario nella regione Marche del progetto “ENABLING, Enhance New Approaches in BioBased Local Innovation Networks for Growth” finanziato con 2 milioni di euro. Avrà quindi la possibilità di stabilire contatti con oltre 16 partners europei di 11 nazioni: Norvegia, Olanda, Belgio, Irlanda, UK, Isreale, Germania, Francia, Bulgaria, Repubblica Ceca, Grecia fino al 2020. “Il progetto punta alla valorizzazione dei residui agricoli per la produzione di BBPs- biobased products (bio-materali) altamente biodegradabili. E’ stato valutato positivamente dalla Commissione Europea e iniziato il 1° dicembre permettendo lo scambio e l’acquisizione di risultati nel campo della chimica e dell’agricoltura. Durerà 3 anni e permetterà di sviluppare networks internazionali a supporto della formazione, ricerca e imprenditorialità nel settore agro-chimico e industriale”.
A rappresentare il Comune di Fermo, oltre alla consigliera Eleonora Luciani, è stata la presidente del Consiglio Comunale, Lorena Massucci, che ha ricordato:“L’evento è parte integrante del programma natalizio di Fermo, grazie alla collaborazione di uno staff e soprattutto alla professoressa Cecchi. Una collaborazione estesa anche alla scuola di magia svolta in piazza del Popolo con i ragazzi che imparano divertendosi sotto forma di gioco. Cosa accaduta anche a FermHaMente”.
L’iniziativa vede anche la collaborazione dell’associazione Altidona Belvedere, del Club L’Altritalia e della community Igers Fermo.
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