foto di Erica Monaldi
Successo per “La febbre del sabato sera” de La Crisalide. L’attesa è stata tanta, ma già prima che si aprisse il sipario si viveva un certo fermento: saranno state le aspettative, il ricordo vivo del celebre film, ma anche l’entusiasmo che ha accompagnato da sempre questa straordinaria compagnia di attori per tutto il periodo delle prove.
Ieri sera il Teatro delle Api era strapieno, tante persone in piedi, le risate, poi… si è riso di continuo per le battute scritte in modo ineccepibile dalla regista Fabiola Cannella e tutto è stato straordinariamente divertente ed emozionante.
I vestiti creati su misura e con stoffe originali degli anni ’70 erano vivaci come gli animi degli artisti e del pubblico, tutto era in armonia tanto che la musica disco del tempo è stata scandita all’uniscono dai battiti delle mani del pubblico.
Il dialetto ha reso lo spettacolo ancor più colorito e le parole pronunciate a volte hanno fatto brillare gli occhi, più della strobosfera che girava sopra il palco.
Le incertezze di qualche attore emozionato hanno arricchito lo spettacolo ma soprattutto hanno insegnato che bisogna saper attendere: qualcuno ha bisogno di più tempo per esprimersi e l’attesa di chi vuole ascoltare viene poi sempre ripagata.
Senza fretta, per due ore, gli artisti straordinari de La Crisalide hanno omaggiato gli anni storici della disco ma anche i rapporti umani che esistono nella compagnia. Rapporti umani che devono essere curati, in qualsiasi periodo storico, perché ieri sera si è avuta la dimostrazione plateale che la scelta di fare volontariato nella compagnia de La Crisalide ha portato al vero successo: alle mani che guidavano, alle parole suggerite piano piano, ai sorrisi di incoraggiamento, agli abbracci nel silenzio.
La disabilità, che potrebbe dare mille e più motivi per rattristirsi, ieri sera ha insegnato che è un modo di essere che ha un gran valore: quello di unire le persone, di farle stare insieme.
Arrivano così gli artisti de La Crisalide, senza filtri, proprio come sono, liberi essere, lenti ma anche troppo veloci, con la voce flebile ma anche con il tono alto, goffi nei movimenti ma anche capaci di ballare la disco music, insicuri e in cerca di sostegno ma anche fermi nei loro modi.
Un successo, un grande successo per tutti.
Presto la prossima data e sicuramente una replica al Teatro delle Api, come annunciato ieri sera dal sindaco Franchellucci a fine spettacolo.
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