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L’ultimo saluto ad Antonietta Belletti: “Ambientalismo e pace, una vita per la collettività”

PORTO SANT'ELPIDIO - Il racconto degli amici dell'Ant:"Fino all'ultimo, pur nella malattia, sei stata al nostro fianco, anche poco prima di Natale, nonostante la malattia, non ti fermavi, ci dicevi: forza, dobbiamo andare"

 

di M.M.

La bandiera gialla di Legambiente sopra la bara, il labaro dell’Ant in evidenza, i simboli di una vita di impegno civile e sociale che l’hanno accompagnata anche nell’ultimo viaggio. Una folla ha salutato stamattina alla chiesa della Ss. Annunziata Antonietta Belletti, venuta a mancare a 62 anni dopo una prolungata malattia. Superfluo rimarcare quanto fosse conosciuta a Porto Sant’Elpidio, lei, protagonista di una vita di battaglie ambientali e di attività nel volontariato a fianco dei malati. Figlia del presidentissimo Enzo Belletti, figura indimenticabile dello sport cittadino, abitava in pieno centro, affacciata su Piazza Garibaldi, di cui, fino alle ultime settimane di vita, ha seguito i lavori, come sempre attenta, meticolosa, critica.

“Antonietta ha dedicato la sua vita agli altri, all’ambiente, alle persone che soffrono – ha ricordato il parroco nel corso dell’omelia – ha fatto suo l’insegnamento di Gesù, di far dono della propria vita”.

Toccanti le parole dal pulpito, al termine della cerimonia, di Adriano Santato, storico compagno di battaglie nel locale circolo di Legambiente. Un ricordo a rimarcare come la malattia non abbia mai fiaccato Antonietta nello spirito, pronta ad andare a ballare, a dispetto della sofferenza, perchè è sempre venuta “Prima la vita. Quei compagni di viaggio sgraditi hanno fatto parte del suo esistere, ma lei li ha sempre accettati con un senso di superiorità, di indifferenza, con una forza morale interna. Ha affrontato la sua condizione in maniera disinvolta, laica, serena, tranquilla. Prima la vita e nel suo caso, una vita gratis. Una vita donativa, fuori dalla politica, fuori dai partiti, ma dentro il potere, con un uso sociale e civico, con grande intelligenza. Una vita per la collettività, la misura di sè rappresentata dall’incontro con gli altri, il sapere che l’interesse tuo non ha senso se non coincide con l’interesse del mondo. E per questo quante attività, quanto lavoro, quante vertenze, quante ore passate insieme con lei e con gli altri amici. La sua è stata una vita per la collettività. Quarant’anni e più di ambientalismo e pace, un binomio inscindibile”.
A salutarla anche una collega dell’Ant, l’associazione nazionale tumori a cui si era avvicinata da qualche anno, contribuendo alla miriade di attività organizzate dalla sezione di Porto Sant’Elpidio. “Fino all’ultimo, pur nella malattia, sei stata al nostro fianco, anche poco prima di Natale, nonostante la malattia, non ti fermavi, ci dicevi: forza, dobbiamo andare. Cercheremo di tenere in ordine il nostro Cantuccio (il negozio solidale dell’Ant lungo viale Umberto I, ndr) come lo avresti tenuto tu”.

 

Addio ad Antonietta Belletti: la donna del volontariato con l’ambiente nel cuore


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