“Come volevasi dimostrare, dopo oltre due anni persi e ben quattro bandi per la concessione in locazione dei terreni agricoli della tenuta di Rocca Montevarmine, il percorso sciatto e contraddittorio seguito dall’Amministrazione Comunale rischia di finire in un vicolo cieco”. Massimo Rossi e Giulia Torresi intervengono in modo quanto mai duro e annunciano un’interrogazione in merito al futuro dell’area storico agricola di proprietà del Comune di Fermo.
“La frammentazione delle concessioni – spiegano Rossi e Torresi – senza un progetto unitario in grado di valorizzare in modo integrato i valori paesaggistico, storico, turistico e agricolo dell’area, nonché l’estromissione degli attuali affittuari dalla sua futura gestione, rischiano infatti di vanificare gli obiettivi di riqualificazione ambientale e sociale di questo straordinario bene comune decisi dal Consiglio Comunale e di innescare un lungo e pericoloso contenzioso”.
I due consiglieri di minoranza aggiungono: “Con la nostra interrogazione, allegata alla presente, abbiamo voluto evidenziare che: la rinuncia ad un progetto unitario di riqualificazione ambientale e sociale per l’intera tenuta di Rocca Montevarmine, tale da consentire un’organica multifunzionalità agricola e la chiusura all’interno dell’area stessa di filiere agroalimentari, vada a vanificare gli obiettivi deliberati dal Consiglio Comunale e le straordinarie potenzialità del bene in questione; le condizioni “progettuali” alle quali viene vincolata arbitrariamente l’eventuale prelazione degli attuali affittuari vada nei fatti ad negare questo diritto, innescando con assoluta certezza un contenzioso estremamente pericoloso per le finanze ed il patrimonio dell’Ente, in quanto la tenuta in argomento non potrebbe nel frattempo essere oggetto degli investimenti necessari ad arrestarne il degrado; E pertanto abbiamo sollecitato Sindaco ed Amministrazione a procedere con urgenza alla revoca degli atti recentemente approvati e di quelli presupposti e/o ad intraprendere, contestualmente al riconoscimento del diritto di prelazione degli attuali affittuari, un percorso di condivisione con gli stessi di un progetto unitario di riqualificazione del bene nel suo complesso, coerente gli obiettivi e con lo stesso dispositivo della Delibera Consiliare n.42 del 2015”
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