Brandon Lee Cataldo
MONTEGRANARO – Con la pausa di fine anno ormai alle spalle, e con il terzo posto in classifica confermato al termine del girone d’andata, è tempo per la Sutor di scendere in campo per la ripresa del campionato. L’avversario è la Robur Osimo ( sabato sera, ore 21.15, alla Bombonera ), squadra storica del panorama cestistico marchigiano che all’andata vinse 84 – 77 al PalaBellini contro i gialloblù.
Rispetto a quella partita però, la squadra di Montegranaro potrà probabilmente contare su un volto nuovo molto atteso: quello del suo numero 44 Brandon Lee Cataldo, di rientro dopo il lungo infortunio al quinto metatarso del piede sinistro. Arriva così l’umore del centro italo-americano originario di Portland (USA).
Cataldo, pronto a scendere in campo? Come si sente dopo l’infortunio?
“Mi sento bene, è chiaro che vengo da un lungo periodo di stop, ma sono molto entusiasta all’idea di poter giocare il mio primo match con la Sutor”.
Ci racconti del suo percorso cestistico fra USA e Italia…
“Ho iniziato a giocare da piccolino nella mia città natale (una cittadina nell’Oregon vicino Portland, si chiama Rainier). La pallacanestro è stata sempre un pezzo importante della mia vita, e crescendo sono entrato nel panorama universitario. Ho ricevuto anche alcune proposte interessanti da un paio di università, ma ho deciso, per quei anni, di rimanere quanto più vicino possibile alla mia famigli. Alla fine ho frequentato e giocato per la Portland State University. Terminato il college ho voluto provare l’esperienza Italiana (idea che mi affascinava fin da bambino) in Toscana, prima con San Vincenzo e poi con il Certaldo Basket. Non mi sono mai pentito di questa scelta: amo l’Italia, e ce l’ho nel sangue grazie ai miei nonni paterni che erano siciliani”.
Cosa l’ha spinto ad accettare la chiamata della Sutor?
“Quando mi hanno proposto la cosa ho fatto delle ricerche, e dopo aver letto la storia di questo glorioso nome è stato facile accettare. Significa molto per me questa opportunità, e sono orgoglioso di far parte di questo progetto di rinascita”.
Ha seguito tutto il campionato dalla tribuna. Che idea si è fatto dei compagni e della squadra in generale?
“Siamo una buona squadra, talentuosa e solida. Ho visto poi un gruppo molto unito, soprattutto nei momenti di difficoltà. Voglio approfittare di questa intervista per ringraziare tutto lo staff che mi ha seguito: non ho parole per descrivere quanto apprezzi quello che è stato fatto per me”.
Come sarà Cataldo che scenderà in campo dopo l’infortunio? Che tipo di giocatore ci dobbiamo aspettare?
“Sicuramente vedrete un giocatore che darà continuamente il massimo in campo. Sfruttando a pieno il mio fisico e la mia altezza (214 cm, ndr) credo di poter dare una mano alla squadra sia in fase difensiva che offensiva. Ma non mi dispiace ogni tanto prendermi anche qualche tiro aperto”.
Un paio di settimane fa si è sposato con la storica fidanzata Donne, che ha raggiunto Montegranaro. Come vi trovate nella cittadina fermana?
“Mi piacciono molto le persone qui a Montegranaro, mi hanno fatto sentire sempre a casa. Ringrazio molto per questo tutti veregrensi”.
Fotogallery
Durante un allenamento
Nel corso di una pregressa gara di campionato
In compagnia dello speaker Lucentini, del diesse Pagliariccio e della moglie Donne
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati