La costa elpidiense
Dopo un decennio, va verso la stretta finale il contenzioso tra uno chalet e comune di Porto Sant’Elpidio per i danni provocati dall’erosione costiera. Risale all’autunno del 2008 una causa intentata da uno stabilimento balneare del lungomare sud, per i gravi danni subiti dopo le violente mareggiate che avevano inghiottito la spiaggia ed interessato la struttura. Il privato ha chiesto all’ente un risarcimento danni da 215.000 euro. Il comune di Porto Sant’Elpidio si è costituito in giudizio ed ha chiamato in causa del terzo le ditte all’epoca coinvolte, con diverse mansioni, nei lavori di difesa della costa e realizzazione delle scogliere sommerse. Con una di queste il comune di Porto Sant’Elpidio ha in piedi da anni una causa da oltre un milione di euro. Il privato, esecutore delle scogliere, aveva contestato la penale da circa 360.000 euro che il Comune aveva applicato per il ritardo nell’esecuzione dei lavori ed aveva chiesto ulteriori 650.000 euro per lavori a suo dire non contabilizzati, più ulteriori 100.000 di indennizzo.
Tornando alla causa intentata dallo chalet, a distanza di quasi dieci anni il giudice del tribunale di Fermo ha disposto una consulenza tecnica d’ufficio, per verificare, in base alla documentazione prodotta dalle parti, l’effettiva consistenza dei danni subiti dallo stabilimento ed accertare le eventuali responsabilità. L’Amministrazione comunale ha affidato al suo dirigente ai lavori pubblici, l’ingegner Fabio Alessandrini, l’incarico di consulente tecnico di parte per affiancare quello individuato dal giudice. Pur essendo trascorso tanto tempo, il tema dell’erosione costiera resta quanto mai attuale a Porto Sant’Elpidio, vista la situazione critica del litorale e l’ormai conclamato fallimento delle scogliere soffolte.
p.pier.
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