Ridurre la produzione di rifiuti mediante la promozione della filiera del vuoto a rendere è possibile. Questa l’essenza della risoluzione approvata oggi, alla unanimità, dal Consiglio regionale di cui è parte integrante la mozione presentata dal Presidente della Commissione Ambiente della Regione Marche, Andrea Biancani e sostenuta dal Presidente della Prima Commissione Giacinti e da altri consiglieri regionali.
“Ovviamente – afferma Giacinti – il successo di questa iniziativa, che la Regione intende avviare, dipenderà anche dal numero dei soggetti che aderiranno e dai consumatori. L’obiettivo è quello di sensibilizzare proprio chi produce e consuma vetro e plastica per favorire la realizzazione di buone pratiche di economia circolare, ridurre la produzione dei rifiuti e indirizzare gli enti pubblici verso un miglioramento della loro gestione”.
Con la pratica del vuoto a rendere le bottiglie di vetro e di plastica possono essere riportate dal consumatore e poi riutilizzate, dopo un processo di igienizzazione, dalle 10 alle 40 volte.
L’utente dovrà versare una cauzione che gli sarà restituita al momento della restituzione dell’imballaggio usato. Nello specifico la cauzione si applica al momento dell’acquisto di imballaggi contenenti birra o acqua minerale serviti al pubblico dagli esercizi che somministrano bevande. Questo per far si che già dalla prossima estate nelle centinaia di iniziative enogastronomiche, sagre, concerti, ecc. si adotti il principio del vuoto a rendere. In questo modo si eviterà di avere al termine delle manifestazioni grandi quantità di rifiuti da raccogliere e smaltire, dando un forte segnale di civiltà. Ne nasce un vantaggio con il risparmio delle risorse vergini e quelle energetiche connesse alla produzione delle bottiglie con una conseguente minore produzione dei rifiuti.
“Per raggiungere l’obiettivo – prosegue Biancani – la Regione sosterrà, attraverso l’uso dei Fondi europei, le iniziative imprenditoriali che prevedono nel loro ciclo produttivo il principio del vuoto a rendere.”
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