di Paolo Paoletti
Un’immobilità assordante, quella che arriva dalle istituzioni, in merito alla situazione, relativa al ponte tra Grottazzolina e Magliano di Tenna. Il video, registrato ieri sera, rende quanto mai l’idea della gravità della situazione, rimasta praticamente immutata, anche dopo quel tragico 13 dicembre e nonostante le tantissime segnalazioni arrivate dagli automobilisti. Pedoni che percorrono la strada nella totale oscurità, senza alcun tipo di protezione né tanto meno marciapiede, e costantemente sfiorati delle macchine e dai mezzi pesanti in transito.
A rendere la vicenda ancora più vergognosa il fatto che, ad oltre un mese dal terribile incidente che è costato la vita al 36enne Mohammad Usman, precipitato nel vuoto dopo essere stato travolto da un’auto (leggi l’articolo), le istituzioni sono rimaste ferme e non vi è ancora alcuna ipotesi di soluzione concreta in fase di studio.
Capita così che spesso sono gli stessi automobilisti, furiosi e allo stesso tempo preoccupati per la situazione, siano costretti ad auto-gestirsi. Per lo meno quelli che il ponte lo percorrono abitualmente e sono a conoscenza del potenziale pericolo. Qualcuno segnala la presenza di un pedone alle altre macchine utilizzando i fari abbaglianti, altri accendendo le quattro frecce: insomma, soluzioni di solidarietà reciproca per evitare di avere sulla coscienza una nuova tragedia.
In tutto questo però, la domanda è: dove sono le istituzioni? Possibile che sia così difficile illuminare quel ponte? Visto il punto di collegamento strategico e la presenza di attività produttive e commerciali perché non creare un marciapiede o un percorso pedonale delimitato?
Abbiamo contattato a riguardo il sindaco di Magliano di Tenna, Federica Paoloni, ma la sua risposta è stata: “Non rilascio dichiarazioni”.
Più disponibile a parlare invece è stata il primo cittadino di Grottazzolina Remola Farina che spiega: “Installare l’illuminazione non è così semplice per tanti motivi, non ultimo quello economico. Ne abbiamo parlato in maniera informale con la Provincia. La linea bianca è terra è visibile e ci stiamo attivando con le cooperative che gestiscono i ragazzi per sensibilizzarli ad indossare i giubbetti arancioni catarinfrangenti”.
Un passaggio decisivo potrebbe arrivare dal delegato alla Viabilità della Provincia di Fermo, Aronne Perugini che, dopo aver ricevuto la segnalazione dalla redazione di Cronache Fermane, spiega: “Ce ne faremo carico come Provincia, valutando quello che è di nostra competenza e cercando di trovare una soluzione compatibilmente con le risorse finanziare dell’Ente”.
Restano ancora i dubbi in merito alle competenze su quella strada. A chi spetta intervenire? Provincia? Comuni collegati dal ponte? In attesa di risposte, al momento, l’unica possibile soluzione resta in capo ai pedoni che, siano essi di nazionalità straniera o italiana, potranno indossare, per salvaguardare la propria incolumità e quella degli automobilisti, giubbetti catarinfrangenti e perché no, magari anche qualche lucetta residuo delle festività natalizie.
Il ponte di giorno
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New Jersey in cemento. Proposta per una soluzione forse non definitiva, ma che: mette in sicurezza i pedoni; costa poco; si può realizzare in poco tempo. Vedere foto: http://bit.ly/2Ds6jJr