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Il nuovo ruolo di
Ousmane Gueye tra i segreti
della vice capolista Poderosa

SERIE A2 - Confermato dal quintetto base della scorsa stagione, la guardia senegalese ora è pronta a dare il suo tonico contributo per la causa gialloblù partendo dalla panchina. "L'espulsione per doppio fallo antisportivo di domenica a Roseto? Una decisione del tutto discutibile..."

L’ala senegalese ad un Poderosa Caffè

MONTEGRANARO – Confermato dalla scorsa stagione, la guardia di origini senagalesi Ousmane Gueye pur non aprendo le danze cestistiche nel quintetto di partenza, sta apportando un sostanzioso contributo alla XL Extralight tornata, con il successo esterno di domenica a Roseto, vice capolista del girone ( leggi il nostro articolo ).

Nel roster del corrente torneo c’è un elemento con cui ha condiviso la gioia della scalata in A2, il play Eugenio Rivali. Dal blocco titolare con lo stesso regista, il classe ’82 al momento parte dalla panchina ma non per questo non si fa trovare pronto, reattivo e determinante all’occorenza.

Gueye, anche domenica, contro gli Sharsk, un inizio di squadra in sordina prima di trovare la marcia giusta per arrivare al successo. L’XL Extralight è dunque il diesel descritto da coach Gabriele Ceccarelli?

Non è una cosa buona partire come tali in questo campionato di A2. Sia io che gli altri, tra staff e compagni, stiamo cercando si spostarci sempre più a benzina invece di approcciare i match con un passo compassato. Poi, come spesso capitato, siamo costretti ad inseguire per recuperare. Dobbiamo trovare la giusta concentrazione per entrare in partita da subito”.

Gueye in schiacciata alla Bombonera di Montegranaro durante la scorsa stagione

Siete tornati dal teramano con la vittoria, ma per lei, uscito a causa di un doppio fallo antisportivo, la gioia per il successo è mitigata dall’amarezza per l’espulsione?

“Reputo tale decisione alquanto discutibile se non assurda. Non uno ma un doppio antisportivo. Mai visto giudicare il mio atteggiamento come tale ma al di la di tale episodio la valutazione finale della trasferta teramana è chiara: a noi interessava vincere, sottoscritto compreso pertanto, davanti alla possibilità di portare a casa un successo, mi farei espellere tutte le domeniche in cambio dell’intera posta in palio in termini di punti”.

Dallo scorso torneo si è ridimensionato ad elemento subentrante dai blocchi. Le pesa questo nuovo ruolo gregario o nell’ottica del salto di categoria è una sorta di prezzo da pagare per vivere la nuova avventura di A2?

Non mi ritengo un gregario ma un giocatore con un determinato ruolo all’interno di un gruppo. L’A2 l’ho vissuta diversi anni, con tanto di playoff disputati, ma ho scelto così per rimanere a Montegranaro in una società che amo, fatta di persone in gamba e da una famiglia che vive di sport e di basket. Qui mi sento in famiglia, a casa, quindi ho scelto per come fatto per rimanere in questo contesto. Tra l’altro siamo una squadra forte, perciò è giusto anche che certe scelte vengano fatte rispettando i valori presenti nel roster”.

Una fase del match di domenica vinto in casa dei Roseto Sharks

Con la salvezza più che a portata di mano, nello spogliatoio pensate in ottica playoff proprio per quanto dichiarato di recente anche dall’amministratore delegato Ronny Bigioni?

“La salvezza, oramai vicina, non è più un nostro obiettivo e non è stata la mia priorità da inizio stagione. Dissi già che siamo una squadra forte, in grado di vincere e perdere con tutti. Del resto il nostro è un roster costruito per fare bene e guardare verso l’alto, ma nello spogliatoio non pensiamo al medio – lungo periodo, bensì ad una partita per volta. Nel nostro dna c’è sicuramente la volontà di chiudere al meglio tant’è che rode, non poco, il fatto di non esserci qualificati per le Final Eight di Coppa Italia…”.

Paolo Gaudenzi

 


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