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Destro furioso per le parole di
Zironelli dopo il match di Mestre

SERIE C - Il tecnico canarino esige il rispetto dagli avversari e non tollera che la sua squadra venga tacciata di antisportività, come dichiarato dalla società veneta dopo la sconfitta casalinga ad opera dei gialloblù

Flavio Destro in sala stampa

FERMO – “Le parole dei tesserati del Mestre non mi sono piaciute. Parlare di squadra antisportiva non lo accetto. Io non ho visto tutti questi atteggiamenti incriminati e, se c’è stata questa perdita di tempo, è stata al momento dell’ammonizione di Camilloni, dopo il gol”. Ribadisce di nuovo: “Non mi sono piaciute queste dichiarazioni. Credo che ci voglia sempre rispetto”.

E’ così che l’allenatore della Fermana, Flavio Destro, rompe il silenzio in sala stampa al Bruno Recchioni quest’oggi, alla ripresa degli allenamenti. Un chiarimento che ritiene “doveroso” fare prima di parlare del prossimo match.

Non è stato mai smelenso o eccessivamente protettivo nei confronti dei suoi giocatori, ma quest’oggi è entrato nella sala intitolata al giornalista Mario Rossetti con un rospo in gola che non vedeva l’ora di far saltar fuori a telecamere e microfoni accesi. Lui, che guarda sempre nel suo orto prima di criticare cosa combinino gli altri, sentiva il diritto-dovere di stoppare le polemiche contro la Fermana scaturite a Mestre durante la trasferta di sabato da parte della squadra veneta ( ed inevitabilmente del suo pubblico ); accuse che sono state suggellate nelle parole di Mauro Zironelli che riportiamo qui di seguito, così come trascritte dalla testata online Trivenetogoal:

“Siamo partiti benissimo, dispiace perché abbiamo perso, abbiamo subito un tiro in porta nel primo tempo, poi abbiamo preso questo gol. Nel secondo tempo non si è mai giocato, loro hanno fatto la loro parte ma credo che non serva questo atteggiamento antisportivo. Non lo condivido e dispiace molto. Dispiace perché si poteva vincere, sono onesto e obiettivo. Non mi è piaciuto l’atteggiamento e quello che ho visto nell’ultima mezzora. Dà fastidio. Anche nel recupero ho visto atteggiamenti antisportivi, perdite di tempo che non fanno parte del mio modo di pensare. L’arbitro ha diretto benissimo, ma si fa prendere in giro da questo atteggiamento e questo onestamente non mi va”.

Dichiarazioni forti ed immeritate quindi infangano la squadra di Destro per bocca proprio di un suo ex compagno di squadra, nel Pescara, campionato 1990/91.

Per dovere di cronaca c’è da dire che, durante una sostituzione da parte della panchina gialloblù, non ha funzionato alla perfezione la lavagna elettronica innalzata dal team manager Walter Matacotta, pertanto era visibile solo il numero del nuovo entrato (Lupoli) mentre non veniva indicato chi doveva uscire dal campo (Da Silva): anche questo episodio ha innervosito gli animi già caldi degli arancioneri sotto di un gol, che hanno avuto l’ardire di protestare ravvisando addirittura la malafede in un imprevisto, palesemente involontario, come questo.

Chiusa la parentesi amara sull’episodio di sabato pomeriggio, il mister, come suo fare, guarda avanti. Sono iniziati oggi gli allenamenti per costruire sia a tavolino ( con analisi approfondita di video ) che sul campo ( con potenziamento, tattica e tecnica ) la sfida contro Santarcangelo, che si terrà al Bruno Recchioni, sabato alle ore 20.30.

Un appuntamento in prima serata da non sottovalutare, mette in guardia Flavio Destro: “Non possiamo essere superficiali. Chi ha in mente la partita dell’andata ( vinta 5 – 1 dai canarini) deve cancellarla, perché affronteremo una società ambiziosa che ultimamente ha vinto 4 partite su 6, battendo fior di squadroni ( Mestre, Pordenone, Gubbio, e Albinoleffe ) ed ha fatto acquisti di rilievo”.

Sul fronte calciomercato ancora nessuna novità ed il mister, ermetico, dice di non sapere nulla a riguardo, sottolineando: “Io penso a giocare con i miei ragazzi, che, fino a quando stanno qui con me, considero sempre i migliori che io possa avere”, della serie, per dirla alla napoletana, “I figli so’ piezz’ ‘e core”.

Prima di andare via dalla sala stampa, oggi meno parco di parole del solito, vuole chiudere in bellezza: “Dimenticavo, avete notato che sabato abbiamo giocato con ben 6 under?”. No, giusto mister: allora vale la pena qui scrivere della soddisfazione che si ottiene mettendo in campo giovani promesse per poi portare tre punti a casa.

Silvia Remoli


© RIPRODUZIONE RISERVATA

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