La Fermana cerca la conferma
della buona prova sfoderata in Veneto

SERIE C - Contro il Santarcangelo (stadio Recchioni, sabato, ore 20.30) mister Destro dei nuovi potrà schierare solo Capece e Rossetti (è subito stop per Saporetti). Rientrano Gennari, Misin e Ginestra. I romagnoli hanno la peggior difesa del girone, ma il loro trend è migliorato: nelle ultime cinque gare hanno conquistato più del doppio dei punti dei canarini

FERMO – 24° giornata di serie C, 22° match per entrambe le contendenti. Si gioca domani sera alle 20.30.
Dopo aver subito in 8 partite 25 gol e conquistato solo 2 punti in uno scorcio iniziale di stagione, il Santarcangelo si è rinforzato, ha trovato un migliore assetto ed è risalito in classifica.

Nelle ultime 9 partite il team romagnolo ha conquistato ben 16 punti, subendo solo 10 gol, però in questa fase il ruolino migliore ce l’ha in casa, dove ha collezionato 12 dei 16 punti, invece lontano dal proprio campo continua a soffrire: a parte l’isolata vittoria a Pordenone, due sconfitte e un pareggio. In ogni caso il dato macroscopico dei 39 gol subiti dai romagnoli (è record nei tre raggruppamenti di serie C) non deve ingannare: come accennato, la maggioranza delle reti è stata incassata ad inizio stagione.

Classifica delle ultime 5 partite

Analizzando le ultime 9 partite anche per la Fermana, troviamo 8 punti conquistati fuori casa (6 partite) e 4 in casa (solo 3 match giocati).

Restringendo la classifica parziale alle ultime 5 partite (sia dentro che fuori), il Santarcangelo è 4° in classifica con più del doppio dei punti della Fermana che è penultima (vedi illustrazione a lato).

Il problema maggiore del team di Destro è fare gol: insieme al Fano ha la media gol fatti più bassa del girone, sia in generale (0,7 gol realizzati a partita) che nelle sole gare in casa (0,6); un pelo meglio nei soli match esterni (0,8; qui peggio stanno Pordenone, Vicenza, Reggiana e Fano).

Da inizio stagione i gialloblù hanno disputato in casa solo 9 gare e fuori ben 12. Nel restante girone di ritorno si giocherà più volte al “Recchioni” (8 volte, compreso domani) che lontano (5). Il fattore campo dovrà essere fatto valere, invertendo però il trend “da trasferta” che ha caratterizzato questo campionato.

Domani Flavio Destro avrà a disposizione solo due dei tre nuovi arrivati (Capece e Rossetti, mentre Saporetti per qualche giorno lavorerà a parte perchè reduce da una lesione muscolare), ma è difficile che l’undici di partenza sia diverso da quello che ha fatto bene e ha vinto a Portogruaro: anche quegli undici sono tutti disponibili; anzi rientrano Misin e Gennari, quest’ultimo però, sebbene abbia fatto uno splendido girone di andata, potrebbe partire dalla panchina e cedere il posto a Mane che appare in stato di grazia, non solo come difensore (suo il gol-vittoria in Veneto).

Della restante rosa, out solo lo sfortunatissimo Iotti (questa volta incidente in allenamento, oggi ha eseguito gli esami strumentali e presto arriverà la diagnosi), e Doninelli (elongazione al polpaccio destro, due settimane di stop). Per il lungodegente D’Angelo è stata fissata la data dell’operazione al legamento crociato del ginocchio: lunedì 5 febbraio. Riprenderà direttamente con il prossimo precampionato.

LE PAROLE DI DESTRO – Sul cambio di trend dei “clementini”, anche Destro conferma: “Sono una squadra che dopo il mercato di riparazione ha acquistato cinque ottimi giocatori, non è più la compagine del girone di andata, ha fatto 4 vittorie su 6 partite. In questo momento vale molto di più dei punti che ha in classifica. Ci farà soffrire molto, dobbiamo dimenticare in fretta la vittoria di sabato scorso in Veneto”.

I CONVOCATI – Per la prima volta in lista due dei tre nuovi acquisti: Capece e Rossetti, Saporetti deve attendere per l’esordio. Doninelli e Iotti out. Rientrano dopo lo stop per indisposizione Gennari, Misin e Ginestra.

 

classifica generale dopo 23 giornate

Portieri:
1 Valentini Mattia
12 Paolo Ginestra

Difensori:
2 Mane Mouhamed Bachir
3 Camilloni Nicola
5 Comotto Marco
6 Ferrante Edoardo
15 Clemente Gian Luca      21 Gennari Mattia              26 Equizi Tommaso           30 Sperotto Nicolò

Centrocampisti:
4 Urbinati Gianluca
8 Misin Alex                          14 Capece Giorgio
16 Rossetti Matteo
18 Maurizi Samuele
19 Ciarmela Jacopo
23 Favo Vittorio
24 Grieco Roberto

Attaccanti:
7 Petrucci Andrea
9 Cremona Luca
17 Sansovini Marco
25 Da Silva Victor
29 Lupoli Arturo
32 Cognigni Luca

TERNA ARBITRALE – Dirige Federico Fontani di Siena. Assistenti Francesco Santi di Prato e Stefano Lenza di Firenze. Nessun precedente con la Fermana (solo sfiorato: Matelica-Fermana del novembre 2016, rinviata per sisma, poi recuperata con diversa terna). Uno con i romagnoli: a casa del SudTirol (5-0 per gli altoatesini).

PRECEDENTI – Con la Santarcangiolese (così si chiamava all’epoca) l’ultimo incrocio risale a 33 campionati fa: nel 1983/84 la Fermana, dopo aver espugnato il “Mazzola” (0-1, rete di bomber Tonino Bonaldi) vinse anche a Fermo (1-0, rete di Massimo Miocchi) e poi si aggiudicò anche il campionato, ottenendo per la prima volta la promozione in C2.
In basso tabellino, foto e articolo di questo match.

L’anno prima in Romagna 1-1 (rete canarina di Giuseppe Gasparrini), mentre a Fermo inutile la doppietta ancora di Gasparrini: i romagnoli espugnarono il “Recchioni” per 2-3.
Non si registrano altri incroci in precedenza, anche perché la Santarcangiolese aveva sempre militato nei campionati regionali, poi è approdata per la prima vola tra i prof. nel 2011.

Paolo Bartolomei

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18. giornata (1983/84)

FERMANA 1:  Di Carlo, Emili, Petrelli, Ercoli, Beato, Agliottone, Eusepi (80’ Collini), Miocchi, Bonaldi, Gasparrini (75’ Franceschini), Pierleoni. All. Feliciano Orazi

SANTARCANGIOLESE 0:  Luzi, Montirotti (70’ D’Angelo), Succi (65’ Cancrini), Perazzini, Fratta, Asioli, Bronzetti, Branzolini, Carlino, Zirone, Callà. All. Walter Nicoletti

ARBITRO: Scaramuzza di Mestre

GOL: 43’ Miocchi

Fermana-Santarcangiolese 1983/84: la Fermana supera la diretta avversaria (1-0, Miocchi) e approda in serie C2. Sopra: Bonaldi, servito da capitan Petrelli, batte una delle sue micidiali punizioni (Foto Manilio GRANDONI). Sotto: l’articolo del Corriere Adriatico a firma di Mario Rossetti

 

 


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