di Gianluca Ginella e Giovanni De Franceschi
Un folle avvolto dalla bandiera tricolore: è lui l’uomo che ha seminato il terrore per le strade di Macerata questa mattina. L’uomo, Luca Traini di Tolentino, è stato bloccato intorno alle 12,50 davanti al monumento ai caduti di Macerata, in piazza della Vittoria. L’uomo ha fatto fuoco mentre si trovava al volante di un’auto, una Alfa 147 nera che è stata bloccata dalle forze dell’ordine. Da quanto emerge sono sei le persone rimaste ferite, tutti di colore, due sarebbero gravi. Al momento non risultano persone uccise, uno dei feriti è stato portato in sala operatoria. Va detto che quanto accaduto questa mattina è ancora in fase di ricostruzione.
Luca Traini, 29 anni, ha sparato con una pistola Glock 4. E’ legato ad ambienti di destra ed estrema destra: candidato con la Lega Nord alle ultime elezioni comunali a Corridonia. Quando è stato arrestato ha fatto il saluto romano, era avvolto in una bandiera tricolore. Proprio mentre era in corso in tribunale la convalida dell’arresto del nigeriano Innocent Oseghale, accusato di aver ucciso la 18enne Pamela Mastropietro. L’uomo ha seminato il panico a Macerata dove il sindaco ha ordinato la chiusura delle scuole in via precauzionale, ha fermato il trasporto pubblico e ha chiesto ai cittadini di non uscire di casa.
Una prima persona è rimasta ferita lungo in via Dei Velini. L’uomo ha sparato a due ragazzi di fronte al supermercato Conad, uno è riuscito a fuggire, l’altro è stato colpito. Due colpi sono stati uditi dai testimoni. Da quel momento è stato il caos con l’uomo che ha iniziato a girare per la città e a sparare a persone di colore che giravano a piedi tranquillamente. Una donna è rimasta ferita alla stazione, un’altra persona in corso Cairoli. E poi altri spari: in via Spalato (dove viveva Innocent Oseghale e dove Pamela sarebbe stata uccisa), e ancora in via Pancalducci, a Casette Verdini e a Piediripa. L’uomo avrebbe sparato pure a Borgo San Giuliano. Ultimo episodio al bar King. Poi la cattura. Il folle ha fatto il saluto romano prima di essere arrestato dalle forze dell’ordine: carabinieri e polizia lo hanno cercato per tutta la città. Sirene di ambulanze, di carabinieri, di polizia hanno risuonato per oltre due ore nella caccia all’uomo che si è scatenata dopo la sparatoria. In corso Cairoli carabinieri armati di mitra hanno presidiato il punto in cui è stata ferita la prima persona.
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Incredibile, non si riesce a fermare questa ricorsa? chiamate la boldrini
Ma come se fa?
Vendetta ..ecco la parola ..
Che schifo di commenti solo perché sono degli stranieri questo non vuol dire che devono morire sarebbe come se noi italiani andassimo negli Stati Uniti e gli americani ci ammazzano a voi piacerebbe questo ma fatevi un bell’esame di coscienza e aprite i vostri cuori all’amore piuttosto che all’odio .