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Studenti al centro del Micam,
208 aziende marchigiane a Milano

FERMO - Saranno circa 208 le aziende marchigiane presenti dall’11 al 14 febbraio a Milano Rho per la nuova edizione di The Micam, fiera internazionale della calzatura

di Alessandro Giacopetti

 Al centro ci sarà il coinvolgimento attivo della scuola con finalità formative, per connettere il territorio con il mondo e rilanciare la produttività. Oggi, all’interno della sede della Camera di Commercio è stato illustrato il nuovo “progetto scuole” che vedrà coinvolti gli istituti superiori con indirizzi di studio in linea a quelle che sono le necessità del distretto calzaturiero marchigiano. Lunedì prossimo infatti, 120 studenti del Fermano con due autobus visiteranno il Micam e saranno poi chiamati a dare il loro punto di vista e le proprie impressioni, una volta rientrati in classe.

In sala, sindaci, rappresentanti dell’imprenditoria e delle associazioni di categoria. Francesco Trasatti, vicesindaco di Fermo: “Ogni anno il Micam è occasione per fare il punto della situazione, carichi di aspettative e di volontà di migliorare, con l’entusiasmo che ci caratterizza, al fine di mettere un mattoncino in più per costruire un legame tra scuola e impresa, anche attraverso l’alternaznza scuola-lavoro. Sul tavolo, ovviamente, c’è anche il tema della tutela e del rilanci del Made in Italy”.

Moira Canigola, presidente della Provincia di Fermo: “Il Micam è importante per tutti e soprattutto per le aziende. Vedo con piacere in sala la presenza di dirigenti scolastici di alcune scuole, che sottolineano il rapporto tra alunni e imprese”.

Graziano di Battista, presidente della Camera di Commercio di Fermo: “le aziende che portiamo al Micam ci fanno fare bella figura, promuovendo il territorio, mostrando cosa sappiamo fare e coinvolgendo gli alunni delle scuole nell’alternanza scuola-lavoro. Questa pratica serve ad una migliore conoscenza de mondo imprenditoriale dove i ragazzi entreranno o delle aziende che un domani andranno a gestire. Anche a seguito del progetto presentato ieri in conferenza stampa (leggi qui) sull’alternanza 4.0 riponiamo grande attenzione sulla formazione e sull’industria 4.0, assieme ai nuovi strumenti di comunicazione: social network e e-commerce. Rientrati dalla visita al Micam di lunedì prossimo, vogliamo che i giovani ci forniscano contenuti e suggerimenti che possano entrare a far parte di un progetto i sviluppo per gli imprenditori, anche rivolto all’internazionalizzazione. Il Micam fa da volano per l’economia del territorio”, ha concluso Graziano Di Battista.

Nazareno di Chiara, a nome dell’Azienda Speciale Fermo Promuove: “10 anni fa inventammo l’unico stand hospitality presente, mentre oggi ci hanno copiato anche gli stranieri, come giapponesi, brasiliani, argentini. Vogliamo continuare a proporre un prodotto che si distingua dagli altri per qualità, valorizzando ciò che sanno fare gli artigiani, anche quelli delle aziende più piccole. Al Micam raccontiamo il mondo e la bellezza delle nostre imprese, delle calzature, del cappello, dell’enogastronomia, coniugando i prodotti con la bellezza del nostro territorio. Poteremo anche delle scarpe fatte in legno, comode e belle, di una azienda locale. Da qualche anno – ha aggiunto Nazareno di Chiara – abbiamo voluto condividere il percorso con i sindaci del distretto calzaturiero e del capoluogo”.

Carlo Cipriani, responsabile dell’Internazionalizzazione di Confindustria Macerata: “Micam vetrina anche per i suolifici e per le aziende di componentistica che sono importanti così come la pelletteria. Da anni è riconosciuta la qualità dei prodotti del distretto calzaturiero, tale da destare l’interesse del Pitti o dello stesso Micam, ma oggi serve l’aggregazione tra piccole aziende che possono affrontare i grandi mercati internazionali solo insieme e acquisendo la capacità di utilizzare le nuove tecnologie digitali come i social network e il commercio online. Strategico, quindi, l’aspetto della formazione nelle scuole, per le maestranze e per gli stessi imprenditori. E’ la cosiddetta Industria 4.0 a necessitarlo”.

L’imprenditore calzaturiero Enrico Ciccola in rappresentanza di Assocalzaturifici ha dato alcune cifre: “Al Micam c’è una presenza al 50% di italiani e al 50% di stranieri. Sono 77000 le persone impiegate in Italia, per produrre 188 milioni di paia di scarpe, all’interno di un panorama mondiale che arriva a 20 miliardi. Le aziende del Fermano e Ascolano presenti nel 2018 saranno 130 contro le 139 dello scorso anno; da Macerata ne arriveranno 68. Ci aspettiamo un calo di presenze dei cinesi perché il giorno successivo alla fine del Micam c’è il capodanno cinese, data molto importante da passare in famiglia. Già qualche azienda ha smesso di lavorare. La Russia diventa quindi il mercato più importante per le aziende del territorio – ha detto Ciccola – e speriamo che verranno tanti russi a comprare, seppur con la svalutazione del rublo. Questo ha spinto ad un abbassamento del prezzo e della qualità”.

E’ stata quindi la volta di Marino Silvi a ricordare la storica presenza della Carifermo al Micam: “fa piacere ascoltare la voglia di reazione da parte degli imprenditori locali – ha detto Silvi – anche se io sento parlare da 10 anni di fare squadra, mentre mi sembra il territorio dal punto di vista del manifatturiero si stia desertificando. Dove soffre imprenditoria anche le banche ne risentono, mentre noi siamo in controtendenza sul trend regionale. Noi siamo una banca locale e dobbiamo dedicarci al territorio”, ha concluso Silvi

 


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