I candidati 5 Stelle
incontrano l’associazione Zero gradini,
sul tavolo i problemi della disabilità

PORTO SAN GIORGIO - I candidati 5 Stelle hanno incontrato questo pomeriggio l'associazione "Zero gradini per tutti" che si occpua di disabilità e illustrato il programma del movimento.

di Sandro Renzi

Più attenzione  alle problematiche ed ai bisogni dei disabili. E’ quanto hanno chiesto i componenti dell’associazione “Zero gradini per tutti” ai candidati del Movimento 5 Stelle arrivati oggi pomeriggio a Porto San Giorgio con l’obiettivo di illustrare il programma politico in vista delle elezioni del 4 marzo. Al tavolo si sono seduti Giorgio Fede, candidato al Senato, Mirella Emiliozzi, Ercole Matalucci e Paolo Giulodori, candidati invece alla Camera. Faccia a faccia con i vertici dell’associazione fondata da  Pasqualino Virgili, che insieme a Saverio Verone, da anni si batte per sostenere le richieste di chi è affetto da disabilità. “Siamo cittadini prima di tutto” ha tenuto a rimarcare Virgili “ed ogni volta che non è possibile entrare in un luogo pubblico si discrimina e dove si discrimina si deve denunciare”. Per gli enti pubblici, in particolare, non ci sono più scuse. Esistono leggi ben precise che impongono l’abbattimento delle barriere architettoniche ed è su questo fronte che l’associazione intende confrontarsi con i comuni e chi sarà chiamato a governare il Paese. Ma ci sono anche altri settori dove poter intervenire per dare una mano alle famiglia con disabili. “Acquistare un’auto attrezzata è molto oneroso -hanno rimarcato- lo stato ci rimborsa solo il 19% del costo totale che affrontiamo. Sarebbe opportuno che il contributo fosse più corposo”.  I pentastellati hanno focalizzato l’attenzione su quei punti del programma che da vicino interessano l’associazione. “Dall’aumento delle risorse per la sanità pubblica al supporto per le famiglie passando per la riduzione degli sprechi”. Tre dei venti punti che compongono la lista degli interventi a sostegno “della qualità della vita degli italiani”. “Ad oggi siamo la forza politica più credibile” hanno rimarcato i quattro candidati “certo non abbiamo la bacchetta magica per risolvere tutti i problemi ma non ci mancano coraggio, competenze e volontà per cambiare le cose”. I pentastellati hanno quindi spiegato che il loro no alla legge sul “dopo di noi” è stato motivato dalla considerazione che la norma “agevolava di più chi fa assistenza che non quelle famiglie alle prese con le cure quotidiane di un disabile”. A fare gli onori di casa ci ha pensato Francesco Balbi dei 5 Stelle di Porto San Giorgio.

 

 


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