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Foto, video e percorsi a tema nei musei,
riparte il Distretto Culturale Evoluto

FERMO - Nuove tecnologie anche per smartphone e tablet applicate al sistema museale del Fermano, in particolare del capoluogo. C'è anche la tecnologia 3D

di Alessandro Giacopetti

Si è svolta allo stand del Comune di Fermo a Tipicità al Fermo Forum la presentazione delle nuove tecnologie applicate ai musei di Fermo. “Un progetto inserito all’interno del Distretto Culturale Evoluto – ha spiegato Francesco Trasatti, assessore alla Cultura e Turismo – la cui progettazione è iniziata nel 2013, arenandosi con la riforma che ha portato allo svuotamento delle competenze dell’ente Provincia. Finanziato con 250 mila euro, ora è stato ripreso per puntare a creare filiere della cultura. Si sviluppa su 3 assi: culturale, tecnologico e dei colori naturali, quest’ultimo esemplificato dalla mostra sui colori inserita nel programma Tipicità in the City presso il Comune di Fermo che è stata prolungata fino a Pasqua”.

All’interno di un ripensamento dell’aspetto tecnologico relativo alle strutture museali della città, saranno installati 4 nuovi totem informativi all’interno alle strutture museali della città: palazzo dei Priori, Terminal ai maxiparcheggi, palazzo Pacarone e Cisterne Romane. Tra i partner dell’iniziativa che l’azienda Tecnogeneral che mediante la tecnologia GetBy ha cablato tutto palazzo Paccarone in vista dell’apertura dei musei scientifici che potranno essere visitati anche combinando l’esperienza digitale attraverso smarphone e tablet, sui quali è stata scaricata la relativa app che entrerà in funzione al passaggio nei pressi di appositi sensori posti nelle parti interne o esterne delle strutture museali. Essendo una tecnologia applicabile anche all’esterno, potrebbe essere estesa, ad esempio, al borgo di Torre di Palme per permettere ai turisti di girare con in mano un device sul quale visualizzare le informazioni dei punti di interesse, anche il lingua straniera. Grazie alla collaborazione con alcuni partner, intanto, sono stati realizzati due video, anche in 3D mostrati oggi ai presenti: uno più turistico, l’altro più tecnico, con ricostruzione delle cisterne romane, entrambi con commento e musica di sottofondo.

Tra i partner presenti, la Tecnogeneral-GetBy, Skianet, Gnosis. Il progetto prevede anche itinerari turistico-culturali visitabili in città e in provincia. Verranno stampate anche guide museali della città in francese, tedesco e spagnolo oltre a quelle in inglese che già c’erano.
A Piero Mennò, di Skianet, il compito di spiegare che la “app ha diverse immagini che rappresentano i punti di interesse, cliccando i quali si apre la relativa finestra che visualizza le info. Queste possono essere sempre aggiornate”.
Fabio Pasquarè dello studio Gnosis, ha aggiunto che per realizzare i video “è stato usato un apparato topografico che usa punti geometrici disposti nello spazio, come il distanziometro laser, che raccoglie informazioni. A questo abbiamo aggiunto la fotografia sferica a 360 gradi. Permette anche di capire il posizionamento delle Cisterne Romane rispetto alla piazza del Popolo.

Oltre a quello che conduce l’utente all’interno delle cisterne, l’altro filmato è relativo al percorso dell’acqua nei canali e ipogei diffusi in tutto il colle del Girfalco per ricostruire il quale sono stati usati i dati del Gruppo Speleo del Club Alpino Italiano, che mostrano l’acqua che scende dall’alto nelle cisterne. Tutto è spiegato nel commento audio del video in maniera comprensibile dai turisti”.

Andrea Giaconi, della ditta JEF e coordinatore del progetto per l’asse tecnologico: “I dati visualizzati nei dispositivi che hanno scaricato la app, vengono attinti da una sorgente unica. I 4 totem informativi, inoltre, hanno una interfaccia rinnovata che permette attraverso il touch screen di accedere ad itinerari tematici. C’è anche la possibilità di scattare un selfie che può essere condiviso sui social”.
Simone Valentini della Kiwisoft, ha aggiunto che “Il materiale nasce rivisitando vecchi contenuti curati dal critico ed esperto d’arte Stefano Papetti con itinerari tematici specifici per Fermo e per i comuni del Fermano poi armonizzati e resi responsive, cioè adattabili ai dispositivi su cui sono visualizzati. Cliccando sui nomi dei Comuni l’utente ottiene i punti di interesse dell’itinerario”.

Lucia Medei, una delle guide di Sistema Museo, ha concluso che “i contenuti rispecchiano i tre assi che ha il progetto, nel quale noi abbiamo curato la parte culturale, e i tre itinerari relativia alla città di Fermo. Sono itinerari introduttivi e non completamente esaustivi perché puntano a invitare il turista a visitare la città. I contenuti, inoltre, verranno implementati dopo le riaperture delle sale ora chiuse per essere risistemate a seguito del sisma e dopo il riallestimento delle collezioni. Altro momento importante sarà l’apertura dei musei a Palazzo Paccarone”.

La connettività è curata dalla azienda fermana Tecnogeneral attraverso il marchio GetBy. Il titolare Fabio Verdecchia, ha specificato che “ci siamo occupati della connessione dei totem informativi attraverso il sitema wi-fi con apparecchi di ultima generazione con fibra a 100 mega, tutto fatto nel mese scorso, usando le ultime tecnologie e dispositivi che non impattano molto a livello visivo”.

 

 

 

 


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