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Stelio Verdecchia: ”Ecco perché
la Pinturetta non ha onorato
la semifinale di Coppa Italia”

PROMOZIONE - Il presidente del sodalizio calcistico di Porto Sant'Elpidio mette in luce le ragioni per la mancata trasferta di ieri a Macerata contro l'Helvia Recina. "Giocare di pomeriggio infrasettimanale per noi è impossibile, un fatto già noto dall'andata"

Stelio Verdecchia, presidente della Pinturetta Falcor

PORTO SANT’ELPIDIO – “Il confronto interno in campionato e le relative squalifiche? Acqua passata, le vere motivazioni per le quali abbiamo deciso di non onorare l’impegno di Coppa Italia di categoria sono altre”.

Arrivano puntuali e precisi, direttamente dal numero uno societario Stelio Verdecchia, i motivi per i quali la Pinturetta Falcor ha deciso di non presentarsi ieri in terra maceratese per disputare la semifinale di ritorno della Coppa Italia di Promozione in casa dell’Helvia Recina di Macerata ( leggi il nostro articolo ).

“L’unico freno alla nostra decisione, che ci ha tenuto in stand by sul da farsi a lungo, si riferiva al fatto di privare Domizioli della possibilità di scontare la squalifica rimediata in un appuntamento della competizione, privando così il ragazzo della possibilità di scendere in campo per la finale – prosegue Verdecchia –, per il resto ci era già tutto ampiamente chiaro, sin dalla vicenda simile accaduta il giorno di San Valentino per la sfida di andata a casa nostra”.

“Già da metà febbraio avevamo infatti riscontrato difficoltà diplomatiche con l’Helvia Recina, ovviamente pronta a tutelare i propri tesserati nel confermare l’orario pomeridiano, consono e comodo alle loro esigenze ma in totale incompatibilità con le nostre. Per noi era ed è tutt’ora impossibile poter disputare una partita ufficiale infrasettimanale alle 15.00, orario federale del tutto incompatibile con gli impegni dei mie giocatori, chiaramente vincolati al lavoro. La nostra realtà, come noto al panorama calcistico degli addetti ai lavori, è piccola e dunque non si articola in squadre giovanili come la Juniores, dalla quale potevamo attingere, poiché composte in genere da studenti, per la disputa di gare in orari simili”.

“Ebbene, tra mille traversie abbiamo poi raggiunto un accordo per la disputa della semifinale di andata con calcio d’inizio alle 20.00 – conclude Verdecchia – proprio quanto chiedevamo di mantenere anche ieri, cioè una tempistica che andasse incontro alle esigenze lavorative della mia rosa. Giocare alle 19.00 significava comunque non poter far rispettare in pieno gli impegni professionali ai ragazzi, costretti a lasciare il pomeriggio di lavoro a metà. Davanti alla mancata possibilità di accordare un calcio d’inizio quanto più serale possibile, ecco dunque maturare la nostra decisione di non partecipare alla trasferta di Macerata”.

“Mi fa comunque piacere – il congedo del presidente – di aver letto l’undici che avrebbe schierato il tecnico dell’Helvia Recina, Carassai: nonostante l’1-3 dell’andata, vale a dire una seria ipoteca per l’accesso in finale maturata tra l’altro lontano da casa loro, quella che sarebbe scesa ieri in campo contro di noi sarebbe stata una squadra piena zeppa di titolari, e che titolari. Evidentemente si aspettava una Pinturetta Falcor del tutto battagliera e lesta nel vendere cara la pelle”.

Paolo Gaudenzi


© RIPRODUZIONE RISERVATA

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1 commento

  1. 1
    Gianluca Mecozzi il 9 Marzo 2018 alle 22:57

    Presidente ha ragione…. ma con i pistacoppi non si ragiona…. poi adesso che gli e’ rimasta solo quella squadretta

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